L’azienda, attiva nel campo della cyber-sicurezza, mette a disposizione dell’associazione animalista la piattaforma Linkiller per contrastare il grave fenomeno
di Oipa
Per contrastare il grave fenomeno della violenza in rete Tutela Digitale*, realtà attiva nel campo della cyber-reputazione, e l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) lanciano l’iniziativa Stop viral cruelty.Gli utenti del web e dei social potranno segnalare contenuti in rete, soprattutto foto e video, contenenti violenze o altre forme di illecito subite dagli animali. La segnalazione dovrà essere inviata compilando il modulo online presente nel sito Oipa al link
https://www.oipa.org/italia/viralcruelty.
L’associazione valuterà la veridicità della segnalazione e la inoltrerà quindi a Tutela Digitale. L’azienda, a sua volta, attiverà la propria piattaforma tecnologica Linkiller implementata proprio per eliminare o deindicizzare contenuti lesivi e, a rimozione, avvenuta consegnerà a Oipa la documentazione necessaria per poter comunque procedere alla segnalazione all’autorità giudiziaria. Stop viral cruelty è dunque un’iniziativa sinergica di due organizzazioni che fanno della difesa dei più deboli il punto fondante dei propri valori e che lavorano insieme per contrastare un preoccupante fenomeno che nasce nella rete e da lì cresce.
«Ci troviamo di fronte a un duplice problema: da una parte il reato e dall’altra il fenomeno dell’emulazione, alimentato dal passaparola e della condivisione e che, come studi psicologici affermano, si manifesta in quelle personalità non ancora completamente formate» spiega Sveva Antonini, co-fondatrice di Tutela Digitale.
«Per tutte queste ragioni occorre agire tempestivamente per arginare ogni forma di divulgazione».«Come Oipa auspichiamo che questo progetto diventi sempre più forte e utile», dichiara Claudia Taccani, avvocato responsabile dell’Ufficio legale Oipa.
«Il mondo del web è una giungla, ma possiamo contrastarne le derive pericolose e dolorose. Da una parte possiamo far conoscere le crudeltà che si verificano ai danni di animali, denunciandone gli abusi; dall’altra possiamo fermare il deprecabile fenomeno dell’emulazione o della caccia al like. Nel 2024, a fronte di una società sempre più impegnata nel rispetto dei diritti civili, auspichiamo un intervento internazionale normativo che blocchi pubblicazioni e condivisioni che rappresentano reati, e che sanzioni gli autori e i divulgatori con sospensione o estromissione dai social e dai siti internet».
Negli ultimi mesi, sono stati segnalati oltre 100 contenuti pubblicati, tra gli altri, su Facebook, YouTube, TikTok e Instagram contenenti maltrattamenti su scimmie, gatti, cani, maiali, galline, insetti, anfibi e uova di volatili. Di questi, grazie a Oipa e a Tutela Digitale, oltre la metà sono stati già rimossi e prosegue il lavoro sui link ancora attivi.