DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DEL MOVIMENTO POLITICO “LOCRINASCE”
La Sanità nella Locride ha subito uno stravolgimento a causa dell’ultima organizzazione della Rete ospedaliera che prevede Ospedali con funzioni tipo Hub e Spoke, Ospedali generali, Ospedali di montagna, ecc., dislocati sul territorio regionale. Ma se le intenzioni dell’AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali), che ha redatto questo nuovo assetto organizzativo, erano di migliorare gli standard di qualità dei trattamenti e dell’utilizzo delle risorse (umane e strumentali), nella logica anche del Piano di rientro, resosi necessario per contenere i costi della Sanità, purtroppo, allo stato attuale, non si può dire che l’operazione sia riuscita. Il numero di posti letto assegnati finora all’Ospedale di Locri è inferiore a quello indicato dagli organismi preposti per il piano di rientro (assegnati ad oggi 1,57 posti per mille abitanti, contro i 2,5 previsti); i posti letto per le post-acuzie, secondo l’AGENAS, dovevano essere 1374 in Calabria e dovevano essere realizzati entro il 31/12/2012 (per l’ASP di Reggio Calabria ne erano previsti 320).
{loadposition articolointerno, rounded}
Di tutto quello che era scritto sulla carta, ad oggi, per gravi responsabilità amministrative, solo una parte è stato realizzato, creando gravi disfunzioni nell’offerta sanitaria. Inoltre, il blocco del turnover del personale sanitario ha contribuito ad aumentare le criticità dell’ospedale di Locri che, non potendosi avvalere nemmeno delle risorse economiche previste per la ristrutturazione ospedaliera (ex art. 20) , non riesce a far fronte alle richieste di cure provenienti dal territorio.
Anche la ricollocazione del personale che afferiva alle strutture sanitarie chiuse o riconvertite avrebbe potuto migliorare la situazione , ma le logiche clientelari hanno avuto il sopravvento. Il servizio di elisoccorso notturno a Locri, che avrebbe consentito di poter raggiungere gli Ospedali Hub in breve tempo anche nelle ore notturne, salvando così delle vite umane, non è ad oggi ancora attivo e sembrerebbe che questo sia dovuto alla mancanza di fondi per remunerare il servizio dei Vigili del Fuoco previsto dalle norme (la cifra necessaria si aggirerebbe intorno ai 30.000 € l’anno!).
Tante sono le criticità presenti nell’Ospedale ed alcune vanno menzionate. Al Pronto soccorso si registrano da molto tempo scene da girone dantesco. In quest’ambito, l’impiego combinato di personale più qualificato, capace di smistare oculatamente i pazienti secondo le procedure previste dal Triage, assieme all’ausilio di un migliore filtro, da effettuarsi a monte con i medici di base, potrebbe dare una svolta significativa alla gravità della situazione. In questo settore, come in tutti i dipartimenti della Sanità, andrebbe monitorata la domanda, spostando provvisoriamente in caso di necessità il personale o organizzando meglio i servizi senza che i pazienti debbano sostare per ore prima di poter essere dimessi o ricoverati.
Un altro punto dolente è rappresentato dall’assistenza domiciliare che, nelle previsioni del SSN, dovrebbe consentire la presa in carico globale della persona e la definizione di un “Progetto di assistenza individuale” (PAI) sociosanitario integrato, ma questo non avviene, con la conseguente richiesta di ricoveri inappropriati. A proposito di ricoveri, Il 19% circa del totale viene effettuato fuori regione, come per tutte le ASP della Calabria; questo dato, che denota scarsa fiducia nella Sanità calabrese, aggrava fortemente la spesa complessiva per il comparto nella Regione.
Una migliore risposta qualitativa e quantitativa della Sanità pubblica rispetto all’offerta che viene proposta dal settore privato, diventato sempre di più presente e non sempre per meriti dell’imprenditoria, sarebbe auspicabile e da perseguire come obiettivo di competitività, anche perché i cittadini pagano le tasse per avere assicurati servizi pubblici adeguati.
A tal proposito e nell’ottica del miglioramento complessivo del comparto, la realizzazione del piano anticorruzione, prevista dalle norme vigente in materia, non va procrastinata ulteriormente: i fatti di cronaca giudiziaria lo continuano a dimostrare. L’Amministrazione regionale precedente, di centro-destra, ha lasciato sul territorio la ristrutturazione incompiuta, creando inenarrabili disagi e gravi rischi per la salute dei cittadini. La nuova Amministrazione di centro- sinistra, alla quale va l’augurio di buon lavoro del Movimento LocRinasce, dovrà farsi carico, responsabilmente, di concretizzare al più presto il piano programmato, badando soprattutto alle criticità esistenti sul territorio e non solo all’aspetto economico dell’operazione, che pure è molto importante.
Ma un appello va rivolto anche a tutti gli operatori che a vario titolo sono responsabili del buon andamento della Sanità nella Locride: la politica, come già detto, deve attivarsi urgentemente e nel migliore dei modi per sopperire a tutte le lacune e le carenze presenti sul territorio, perseguendo gli obiettivi di completare la rete sanitaria e di mirare alla meritocrazia e non a scelte di comodo relative a persone che andranno ad occupare punti chiave dell’organizzazione; ma anche l’attività interna di ogni dipartimento deve essere attentamente monitorata dai responsabili preposti, che devono provvedere ad apportare adeguati correttivi alle derive che si registrano quotidianamente e che tendono a peggiorare l’andazzo; i Sindacati e l’Ordine dei medici, oltre a svolgere il loro compito peculiare ed encomiabile che è di tutelare i lavoratori del settore, si dovrebbero impegnare anche in attività di benchmarking per un confronto con territori più efficienti; come dimostrano i vari sondaggi, non tutte le responsabilità sono solo della politica!
Affermando ciò, non si può, però, non tenere conto del grande impegno che profondono giornalmente tantissime persone veramente responsabili. A tutti questi operatori sanitari che, lavorando indefessamente e talvolta sopportando stoicamente i disagi di una pessima organizzazione, soccorrono gli ammalati con cure appropriate, va tutta la solidarietà e la gratitudine del Movimento Locrinasce.