DI SEGUITO LA NOTA STAMPA DELL’ORDINE DEI MEDICI DELLA PROVINCIA DI REGGIO CALABRIA:
Costituire un osservatorio dei Consulenti tecnici d’ufficio per proseguire il confronto iniziato sul tema della fatturazione elettronica andando a ricomprendere, analizzare ed affrontare le numerose questioni che riguardano l’espletamento dell’incarico peritale: è questo il punto di approdo dell’incontro promosso dall’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, presso l’Auditorium della sede di Via S. Anna.
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Sono molti, infatti, gli iscritti all’albo dell’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, che svolgono consulenze tecniche d’ufficio presso gli uffici giudiziari di tutta la provincia e che, negli ultimi tempi, si sono dovuti scontrare con la difficoltà che, in molti enti pubblici, si sono registrate problematiche nel recepire lo stravolgimento, di ordine tecnologico, che avrebbe dovuto portare più trasparenza ma che, invece, alla luce dei fatti, ha portato solo al blocco dei pagamenti di molti professionisti fra cui numerosi camici bianchi che operano nel settore giustizia come consulenti di giudici e pubblici ministeri.
Alla presenza del presidente, Pasquale Veneziano, del vicepresidente, Giuseppe Zampogna, dei consiglieri, Anna Maria Danaro, Francesco Biasi e Antonino Zema, ad introdurre i lavori è stato il consigliere Marco Tescione.
Nel corso dell’incontro Marco Tescione ha rammentato che “il Decreto Ministeriale n. 55 del 3 aprile 2013, entrato in vigore il 6 giugno 2013, infatti, ha fissato la decorrenza degli obblighi di utilizzo della fatturazione elettronica nei rapporti economici con la Pubblica Amministrazione, a decorrere dal 6 giugno 2014 e che l’obbligo è rivolto alle pubbliche amministrazioni che dovrebbero dotarsi di quanto necessario”, e che “al fine di garantire l’effettiva tracciabilità dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, le fatture elettroniche emesse verso le PA devono riportare determinati codici, alcuni dei quali di competenza delle pubbliche amministrazioni medesime”.
E’ emerso, quindi, come i medici, alla stregua di molti altri professionisti, sono stati gravati di ulteriori oneri aggiuntivi, tanto di ordine economico che non economico.
A tal fine è stato auspicato che, possa concretizzarsi al più presto una convenzione, fra la Federazione Nazionale ed uno dei fornitori di software in modo da ridurre, in qualche modo, i costi scaturenti dalla fatturazione elettronica.
Tuttavia, è stato distinto il profilo dei ctu medici, possessori di partita Iva che saranno, comunque, tenuti alla fatturazione elettronica da coloro che, non essendo titolari di partita IVA, devono essere esentati anche per il fatto che la loro attività è di tipo occasionale. Per i ctu, titolari di partita Iva, peraltro, verrà richiesta, ai vari enti pubblici, la predisposizione di un sistema di fatturazione elettronica gratuito simile a quello realizzato e reso disponibile per le piccole e medie imprese dal Sistema Camerale in collaborazione con l’Agenzia per l’Italia digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e Unioncamere con l’obiettivo di aiutare le imprese ad adeguarsi alle nuove regole di fatturazione e favorire una rapida e completa transizione verso l’utilizzo delle tecnologie digitali, in una strategia pubblica di inclusione digitale. In alternativa, si è pensato ad un software dimostrativo che agevoli il ctu nella compilazione della fattura elettronica.
Altre necessità emerse sono quelle relative all’uniformazione dei criteri di pagamento fra i vari enti, oltre alla velocizzazione di tutto l’iter, in particolare nel periodo finale dell’anno, considerato che lo slittamento dell’erogazione delle somme comporta notevoli disagi a livello fiscale nonché per il rigetto delle fatture poiché, per ognuna, è previsto un costo.
Tuttavia, essendosi palesate diverse problematiche afferenti l’espletamento della consulenza tecnica d’ufficio di carattere medico, è stato proposto di istituire un Osservatorio dei Ctu presso l’Ordine dei Medici in modo da poter riunire, ogni qual volta sia necessario, tutte le parti interessate, confrontarsi ed avanzare proposte e suggerimenti per il miglior funzionamento del sistema che vede i consulenti medici svolgere, sempre più spesso, funzioni importanti e delicate all’interno dell’ordinamento giuridico e processuale.
Infatti, nel mentre ci si riempie tanto la bocca del termine “semplificazione amministrativa” di fatto, si continua a trasformare sempre di più i medici in burocrati, tecnocrati od ora, finanche, in fiscalisti.