di Gianluca Albanese
MARINA DI GIOIOSA IONICA – L’elezione dei tre consiglieri che andranno a rappresentare il Comune nell’assemblea dell’Unione della Valle del Torbido, l’adozione di alcuni atti finalizzati al rispetto e alla diffusione della cultura della legalità, e alcuni nuovi e importanti regolamenti. E’ stato un consiglio comunale ricco di contenuti quello che ha avuto luogo questa sera nella sala del centro sociale “Egidio Gennaro” e convocato in sessione straordinaria dal presidente Loredana Femia.
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Al fine di una corretta cronaca dei lavori, quindi, seguiamo l’ordine del giorno.
Dopo la lettura e l’approvazione dei verbali della seduta precedente, i successivi tre punti all’ordine del giorno sono stati approvati all’unanimità dall’assemblea, che ha dapprima approvato l’atto d’indirizzo di richiesta al Presidente della Giunta Regionale della Calabria di impugnazione del cosiddetto “Decreto Sblocca Italia” (convertito in legge numero 164/2014) davanti alla Corte Costituzionale.
Molti, tra cui il consigliere di opposizione Pasquale Mesiti e l’assessore Isidoro Napoli, hanno ravvisato degli evidenti profili d’incostituzionalità in quello che assume la valenza di uno dei principali tratti distintivi del Governo Renzi.
Unanimità, dunque, anche per quanto attiene all’adesione alla rete dei Comuni Solidali denominato “Comuni della Terra per il Mondo”, proposta dal vicesindaco Maria Elena Loschiavo e l’adesione alla carta di Avviso Pubblico denominata “Codice etico per la buona politica”, col sindaco Vestito che ha ricordato l’impegno costante dell’amministrazione comunale nell’aderire ai principi dell’associazione Avviso Pubblico, mentre dai banchi dell’opposizione Pasquale Mesiti ha invitato tutti a essere consequenziali e coerenti con quanto si va ad approvare «Affinché – ha spiegato – l’impegno sottoscritto da tutti i consiglieri si traduca in pratiche di buona politica nell’agire quotidiano e non rimanga una mera dichiarazione d’intenti».
Sono stati eletti, poi, i tre consiglieri (nella foto) che rappresenteranno Marina di Gioiosa nel consiglio dell’Unione dei Comuni della Valle del Torbido. Si tratta degli assessori Isidoro Napoli e Giuseppe Coluccio per la maggioranza e Pasquale Mesiti per l’opposizione.
MODIFICA REGOLAMENTO DELLA “IUC”
Nel relazionare sull’argomento, il sindaco Domenico Vestito ha premesso che «Relativamente all’incasso della Tassa sui Rifiuti, abbiamo deciso di proseguire il lavoro già intrapreso da qualche mese, aumentando da 4 a sei rate annuali la divisione del tributo a carico dei cittadini: le prime quattro rate – ha detto il primo cittadino -saranno calcolate in base al 70% dell’aliquota a carico dei singoli contribuenti dell’anno precedente, mentre le ultime due rate costituiranno il conguaglio».
Sei rate bimestrali, dunque, così come accade per le utenze di energia elettrica e telefono, anche se non è mancato il rammarico da parte del sindaco per i provvedimenti che l’amministrazione avrebbe voluto adottare in nome di una maggiore equità fiscale «E che – ha spiegato Vestito – non abbiamo potuto adottare perché il Governo Renzi, dovendosi finanziare la campagna elettorale col decreto legge 66, che ha dato una “mancia” di 80 euro a una parte della popolazione, che stiamo pagando tutti in maniera molto cara, ha impedito ai Comuni di procedere a ulteriori esenzioni sulla Ta.Ri, tipo quella che avevamo pensato per i cittadini con redditi certificati inferiori a 6.000 euro annui che noi avremmo voluto spalmare sugli altri contribuenti, o, come aveva suggerito il consigliere Mesiti, di proporre un’esenzione per chi alleva un suino in casa e che, per questo motivo, smaltisce la frazione umida dei rifiuti in maniera naturale. Nel decreto 66 – ha concluso – c’è una norma che impone ai Comuni di coprire le esenzioni sulla tassa solo con fondi di bilancio, impedendoci, di fatto, di adottare i nostri provvedimenti improntati alla solidarietà».
REGOLAMENTO OCCUPAZIONE SUOLO PUBBLICO
Anche questo è passato all’unanimità. Come ha spiegato il sindaco Vestito «Il restyling del regolamento vigente riguarda soprattutto l’occupazione del suolo da parte dei chioschi, per i quali abbiamo aumentato la concessione a 5 anni, nell’ottica di una maggiore compartecipazione alle entrate comunali delle attività commerciali che occupano suolo pubblico e che stiamo disciplinando di concerto con la Soget. Abbiamo previsto un canone ad hoc per i chioschi – ha aggiunto il sindaco – consci che la nostra festa patronale ci permetteva d’incassare solo 2.500 euro col regolamento preesistente, mentre altre fiere importanti, come quella di San Rocco a Gioiosa Ionica portano alla casse comunali ben 16.000 euro. La fase di adozione del nuovo regolamento – ha concluso il sindaco – è stata preceduta da adeguata concertazione con le categorie di commercianti interessati».
Sul punto specifico, il consigliere Pasquale Mesiti ha chiesto di investire, a fronte dei maggiori introiti attesi, sul fitto di bagni pubblici chimici in occasione di fiere ed eventi «Al fine di tutelare – ha detto – l’igiene pubblica».
ABUSI EDILIZI
Sono passati all’unanimità anche i tre punti riguardanti immobili acquisiti al patrimonio dell’Ente dopo che sono stati accertati, a seguito di istruttoria condotta dalla polizia municipale e dagli uffici comunali preposti, gli abusi edilizi.
Come ha spiegato l’assessore Napoli, infatti «Trascorsi i termini di legge e quando pende un’ordinanza di demolizione per abuso edilizio, l’ente ha la facoltà, se sono passati 90 giorni senza che si sia proceduto alla demolizione, di destinare il bene a fini di pubblica utilità oppure, qualora non ci siano le condizioni di normale agibilità dell’immobile, di demolirli».
Il Consiglio ha votato, all’unanimità, di votare tre atti d’indirizzo, allo scopo di destinare a fini di pubblica utilità un’abitazione sita in località Ligonia Carella e di procedere alla demolizione di un capannone in contrada Drusì e della terrazza dell”hotel “Miramare” sul lungomare cittadino.
Nella discussione, il consigliere Mesiti ha ribadito che «Il consiglio comunale è il terminale ultimo di atti che sono dettati dalla legge e corroborati da istruttorie convincenti, ecco perché non possiamo esimerci dal votare all’unanimità le proposte», mentre il sindaco Vestito, riprendendo quanto dichiarato dal consigliere Mesiti ha aggiunto che «Il lavoro di lotta agli abusi edilizi era stato iniziato efficacemente dall’allora amministrazione Femia e proseguito dalla Commissione Straordinaria. Ci rendiamo conto – ha detto – di quanto sia difficile perdere un bene immobile, specie per chi ha ereditato quegli immobili frutto di abusi, ma d’altro canto, è giusto punire chi ha abusato del proprio potere e chi si è arricchito illegalmente costruendo in maniera abusiva, a tutela di chi ha sempre costruito onestamente. Il tema è importante – ha concluso – indipendentemente dal nostro ruolo “notarile” di “passacarte”».
Al termine dei lavori, è stato riconosciuto un debito fuori bilancio per la fornitura di gas per riscaldamento del plesso scolastico “Possessione”.