di Patrizia Massara Di Nallo (foto fonte Vatican News)
Dopo la visita ad limina (ad lìmina› locuz. lat. abbreviata dell’espressione ad limina apostolorum, sottint. visitatio visita alle soglie, cioè alle tombe, degli apostoli, con cui è usualmente indicato l’incontro che, ogni cinque anni, i vescovi di tutto il mondo hanno in Vaticano con il Papa) che si è svolta con Papa Francesco nel Palazzo Apostolico vaticano, Monsignor Fortunato Morrone, arcivescovo di Reggio Calabria e presidente della Conferenza Episcopale calabra, ha detto a Radio Vaticana – Vatican News :“Il Santo Padre ci ha provocati in senso buono, richiamandoci ad andare avanti con coraggio nell’annuncio del Vangelo”. Ha continuato Morrone: “È stato un incontro cordialissimo nel quale il Papa ci ha accolto, ci ha ascoltato e ci ha raccomandato prossimità e attenzione alle problematiche del nostro territorio. Abbiamo messo in luce le bellezze della Calabria, non tanto della terra fisica , ma degli abitanti e della capacità di accoglienza che non è un concetto ‘campato in aria’, è un’accoglienza puntuale, pensiamo soltanto alla problematica degli immigrati… Parliamo di tutta la costa di questa regione: la costa jonica, poi quella tirrenica da Reggio Calabria fino a Crotone… E la Chiesa c’è e le nostre Caritas ci sono state in quei momenti drammatici e se non ci fossero state, penso che le nostre istituzioni avrebbero fatto acqua, diciamo così”.
Altra problematica trattata nell’incontro con il Papa è stato quella dei giovani che, non trovando lavoro, partono per il Nord o per l’estero “una emorragia” continua il presule “come Chiesa stiamo lavorando nelle nostre realtà diocesane non per trattenere i giovani, perché i giovani devono essere liberi di fare esperienze, ma per riportare le tante eccellenze che sono fuori e che non hanno trovato spazio in Calabria…. stiamo cercando di dare gambe ai progetti dei ragazzi, altrimenti i progetti sarebbero mongolfiere che vanno in aria,cerchiamo di pensare globalmente e agire localmente”.
“Il Papa l’ha fiutato!”, esclama monsignor Morrone, rivelando quanto l’attenzione del Papa sia stata puntuale nel mettere in evidenza una particolare “fraternità” che c’è tra i pastori della Regione. Una “bella sintonia” che non significa assenza di problemi, ma camminare insieme, un aspetto “tra i più belli”. “Insomma il Papa ci ha incoraggiati in questo cammino di fraternità, in questa unità da cui emerge la nostra unicità”. Il Pontefice ha ribadito anche alcuni pilastri del suo magistero: la missione e la Chiesa in uscita. “E su questo, noi, grazie a Dio, anche con il percorso sinodale stiamo camminando: ci sono tantissime belle realtà” e soprattutto “un’umanità che si palpa”.
Tra le parole che i vescovi calabresi riporteranno nelle loro comunità c’è sicuramente “coraggio”. “Ecco, il Papa ci dice ‘coraggio, procediamo, andiamo avanti’. E questa sua forza ci sostiene: il Papa ci è vicino” ha concluso il presule alla fine della visita.