L’artista protagonista di un workshop con gli studenti, tra arte e applicazione pratica della creatività
R. & P.
CATANZARO – Le strade dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro e di Massimo Sirelli si sono incrociate. L’occasione è stata offerta dal workshop di due giorni, promosso dal docente di Graphic design, Paolo Giosuè Genoese, che ha avuto per protagonista il noto artista e creativo le cui opere, illustrazioni e installazioni sono ormai diventate iconiche. Dall’altra parte, gli studenti dell’Accademia che hanno avuto così modo di conoscere un artista calabrese (Sirelli è nato a Catanzaro) che in pochi anni ha saputo “contaminare” d’arte e bellezza il territorio, non solo quello calabrese, costruendo dietro ogni opera una narrazione dalla grande forza comunicativa.
Così, proprio attraverso arte, creatività e comunicazione, il workshop si è snodato mettendo al centro il rapporto tra la capacità tecnica e creativa dell’artista e il contesto sociale e culturale che lo circonda, tra la creatività e le richieste della committenza, in un continuo rimando alla pratica quotidiana dei rapporti interpersonali che spesso prescindono dalla teoria e magari limitano la creatività: «In questi due giorni abbiamo riassunto gli asset principali che stanno dietro alla nascita di un progetto, dietro alla nascita di un’idea con uno scopo specifico, con una meccanica di comunicazione, con una usabilità del prodotto creativo – ha detto Sirelli -. E abbiamo provato anche a riassumere tutto in un tempo molto ridotto, come spesso il mondo del lavoro ci abitua a fare, anche se va in completo contrasto con la creatività, con l’ideazione. La cosa molto bella e stimolante di questa esperienza è stata la condivisione del tempo: ci siamo raccontati, ci siamo conosciuti e in questo tempo è avvenuto lo scambio di esperienze, di domande e il confronto. Abbiamo giocato letteralmente con la doodle art per avere un ordine del giorno su cui confrontarci, ma la verità è che da questa esperienza sono nate tantissime suggestioni: i ragazzi e le ragazze hanno potuto toccare con mano quella che è l’esperienza mia di vita e di lavoro portata a loro all’interno del percorso di studio che stanno facendo».
Sirelli è stato accolto dal saluto del direttore dell’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, Virgilio Piccari: «Sono felice della presenza di Massimo Sirelli in Accademia – ha detto -. Lui è la testimonianza di come la locuzione latina “nemo propheta in patria”, che spesso è verissima, può dimostrarsi infondata. È un bellissimo esempio per i nostri studenti e per le nostre studentesse perché il fine ultimo dell’azione formativa che questa Accademia intende perseguire è la costruzione di basi professionali tali da permettere ai giovani che scelgono di studiare da noi, di poter trovare spazio nel mondo del lavoro calabrese, se ne avranno voglia, contribuendo così a contaminare di nuova bellezza e di entusiasmo la nostra regione».