di Gianluca Albanese
SIDERNO – Ha ragione il collega Pietro Melia, che ha coordinato i lavori della conferenza stampa tenutasi questa mattina al palazzo municipale di Siderno per ufficializzare la candidatura a sindaco dell’ex senatore Pietro Fuda: non è stata una semplice conferenza stampa, ma una vera e propria assemblea popolare, con la sala consiliare gremita di persone di ogni estrazione politica.
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Già, c’era un sacco di gente stamattina nella sala delle adunanze. Gente di sinistra, di centro e di destra, oltre che un considerevole numero di cittadini non schierati politicamente e che da qualche giorno non parlano altro che della candidatura di Fuda come unica figura capace di far ripartire le istituzioni democratiche a Siderno dopo gli anni bui dello scioglimento comunale per infiltrazioni mafiose, del commissariamento prolungato e del dissesto finanziario.
Una spinta popolare e civica, quella a sostegno di Fuda, che amplifica all’ennesima potenza l’effetto delle 29 sottoscrizioni al documento diffuso qualche giorno fa da uno spaccato di società civile senza connotazioni politiche.
Ecco perché ci riesce difficile pensare a una candidatura annoverabile nel semplice alveo del centrosinistra.
Eppure così la stanno facendo passare.
Innanzitutto Mimmo Panetta, che oggi è uscito definitivamente allo scoperto “lanciando” la candidatura di Fuda e affiancandolo al tavolo dei relatori. Con lui buona parte dello stato maggiore provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà, partito al quale ha aderito, candidandosi alle scorse elezioni regionali. C’erano, infatti, il segretario regionale Mario Melfi, il consigliere regionale Gianni Nucera, il coordinatore della Locride Walter De Fiores e il referente cittadino di Locri Antonio Guerrieri, particolarmente compiaciuti nel sentire dire da Pietro Fuda che «Per quanto attiene alle problematiche economiche il mio modello di riferimento è il governatore della Puglia Nichi Vendola».
Già, Fuda, pur essendo leader regionale e membro del vertice nazionale del Centro Democratico – era presente in sala anche il segretario cittadino Gino Fraietta – tesse le lodi del leader e fondatore di Sel e, riferendosi alla polemica locale col circolo cittadino del Pd sulla designazione del candidato sindaco, nel rispondere a una domanda posta dal collega Aristide Bava di “Gazzetta del Sud” ha detto «Noi le Primarie le facciamo». Quasi un contentino ai democrat per smorzare definitivamente la polemica e andare dritto come un treno verso una vittoria alle elezioni comunali della prossima primavera che, ad oggi, appare addirittura scontata, vuoi per la statura del personaggio, vuoi per l’assenza di altri candidati sindaci.
Ma siamo certi che tra le centinaia di cittadini presenti oggi in municipio, non ci sia qualcuno che, in cuor suo, spera di candidare Fuda direttamente senza passare per la liturgia delle Primarie di coalizione?
E poi, quale coalizione? Siamo certi che non ci sia spazio, da qui a qualche settimana, per fare in modo che la candidatura a sindaco di Fuda possa evolvere verso una “grosse koalition” capace di rappresentare tutte quelle sensibilità così diverse ma inevitabilmente maggioritarie in città che oggi sono pronte a sostenerlo senza “se” e senza “ma”?
I pareri sono discordanti. Fuda sa che le eventuali primarie di coalizione sarebbe in grado di vincerle a mani basse, ma siccome sa pure, e dice, che «Siderno non ha bisogno di veleni, ma della più ampia condivisione di un progetto amministrativo» è pronto a misurarsi con chiunque, passando anche per le Primarie.
Un’ipotesi, questa, che sicuramente convince i referenti locali di Sel, pilastro fondamentale del costituendo schieramento pro Fuda e quanti, nel Pd e in Siderno Libera, vedono nella candidatura dell’ex senatore, la necessità di connotarla chiaramente nel centrosinistra, considerando altresì l’appartenenza di Fuda al Centro Democratico.
Tra i più convinti assertori di questa tesi, ma soprattutto della netta necessità di una totale discontinuità della prossima amministrazione con chi ha ricoperto incarichi di governo cittadino negli ultimi lustri, è il militante del Pd – uno dei pochissimi presenti stamattina – Angelo Errigo, del quale abbiamo registrato l’appassionato intervento.
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Stimolato da chi scrive, che gli ha posto l’eventualità che pur di sostenere Fuda alle Primarie del centrosinistra potrebbero votare, il prossimo 8 o 15 febbraio (date indicate da Pd e Siderno Libera per la consultazione necessaria a eleggere il candidato sindaco) anche molti militanti e cittadini orientati a destra, svuotando di senso il ricorso a questo strumento di consultazione tipico del centrosinistra, Gianni Nucera ha dapprima ricordato l’importanza della legittimazione popolare della candidatura alle Primarie e l’alleanza col Pd a livello amministrativo, nel quadro di una visione unitaria del centrosinistra, ma, guardando alla situazione sidernese, ha aggiunto che «Sta alla sensibilità del gruppo dirigente del Pd capire che tipo di grandi personalità sono Pietro Fuda e Mimmo Panetta, che per esperienza e capacità sono due grandi risorse che Siderno deve saper sfruttare», alludendo a un possibile (quanto improbabile, ad oggi) ripensamento sull’opportunità di fare le Primarie.
Moltissime, invece, le voci che si sono levate contro le Primarie e contro alla connotazione “di parte” della candidatura a sindaco di Fuda. Già, perché come ha detto l’analista Agostino Antico, dichiaratosi elettore di centrodestra ma firmatario del documento che ha annunciato la candidatura a sindaco di Fuda «Se vince Fuda, non vince il Centrosinistra, ma tutta Siderno, e sarebbe artificioso parlare di una vittoria del centrosinistra».
Il collega Filippo Todaro, poi, ha detto che «Non era mai successo che l’intera città fosse così coesa a sostegno di una figura politica per proporla alla buona amministrazione della città e quanto sta accadendo in questi giorni è un fatto storico». Il leader degli operatori turistici Mario Diano (anch’egli tra i 29 firmatari del documento pro Fuda) ha detto a chiare lettere che «Molti cittadini avevano perso la speranza in una rinascita amministrativa di Siderno e ora, dopo la notizia della candidatura di Pietro Fuda hanno ritrovato fiducia e ottimismo», mentre l’avvocato Giuseppe Romeo, nel replicare all’intervento di Angelo Errigo, ha seccamente negato l’utilità del ricorso alle Primarie che sarebbero, a suo dire, «Solo l’alibi del fallimento del Partito Democratico».
Il leader cittadino di Forza Italia Michelangelo Vitale, poi, ha espresso apprezzamento alla figura di Fuda «Che già nel 2011 avevo proposto a sindaco di Siderno perché ha sempre operato bene per il territorio senza badare all’appartenenza politica degli amministratori locali», tuttavia, dopo aver contattato la nostra redazione, ha chiarito che «Il mio sostegno alla sua candidatura sarebbe solo nel caso di una grossa coalizione capace di rappresentare tutte le sensibilità politiche cittadine. E’ evidente – ha aggiunto Vitale – che se alla sua candidatura si dovesse dare una chiara connotazione politica nell’ambito del centrosinistra, noi di Forza Italia valuteremo soluzioni alternative, perché non abbiamo alcuna intenzione di portare l’acqua al mulino di Sel o del centrosinistra in genere».
Staremo a vedere. Ad oggi, l’impressione è che ci sia un grande afflato popolare verso l’elezione di Fuda a sindaco, indipendentemente dai desiderata dei partiti e soprattutto delle federazioni provinciali. Il voler racchiudere questa spinta popolare in uno schieramento rappresentativo di una sola parte politica potrebbe comportare qualche rischio e togliere un minimo di propulsione a qualcosa che appare, ad oggi, largamente condivisa.
Perché una cosa sono le federazioni di partito, un’altra è il Paese reale.
E il dibattito sulle primarie, pur non avendo sufficiente spessore per arginare il mare di consensi che si stanno agglutinando sulla candidatura a sindaco di Fuda, rappresenta comunque uno scoglio da superare prima possibile.
Infine, tra gli altri interventi che si sono registrati, particolarmente efficace è stato quello di Pino Mammoliti, che ha messo in luce le contraddizioni di un partito come il Pd «Bulimico nel tesseramento e anoressico quando si tratta di raccogliere consenso elettorale» ed ha lanciato a Fuda la proposta di istituire, una volta eletto sindaco, un assessorato alla Conurbazione tra Siderno e Locri, proprio come fece a suo tempo Domenico Vestito a Marina di Gioiosa, che assegnò a Sisì Napoli l’assessorato all’Unione dei Comuni.
Un pensiero affettuoso e un caloroso applauso, poi, sono stati rivolti all’ex consigliere comunale Angelo Macrì Gerasoli, alla sua prima apparizione pubblica dopo una lunga e grave malattia, intervenuto per esprimere il suo placet alla candidatura a sindaco di Fuda.