DAI CONSIGLIERI DI MINORANZA DI ANTONIMINA LUCIANO PELLE E GIUSEPPE PIETROBURGO RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Sono trascorsi quasi due anni e mezzo (metà legislatura) e avvertiamo il dovere di partecipare ai cittadini antonimiesi il lavoro svolto, dai sottoscritti, sino ad oggi. E’ necessario premettere e ricordare alla comunità che il ruolo di consigliere di minoranza, sostanzialmente, è incentrato a verificare l’attività amministrativa, mentre la maggioranza ha la funzione di governo vera e propria.
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Comunque, il ruolo del consigliere d’opposizione è altrettanto importante come quello della maggioranza. Chi siede in Consiglio comunale, come componente del gruppo di minoranza, ha il compito di vigilare sull’operato di chi amministra, ma anche di dare suggerimenti e aiuti, sempre, nell’interesse della collettività. A noi non è stata data questa possibilità. Infatti, quasi da subito la maggioranza ha rifiutato un fattivo rapporto di collaborazione tant’è che il sindaco, in maniera arrogante, in una delle prime sedute del Consiglio comunale, tentò di umiliarci affermando che noi non abbiamo saputo amministrare ma che lui, con il suo operato, ci avrebbe insegnato come si governa. Sempre in una delle prime sedute abbiamo lamentato la non adozione delle linee programmatiche che la nuova maggioranza aveva l’obbligo, per statuto comunale, di approvare; le stesse linee costituiscono il principale atto d’indirizzo dellì’attività amministrativa e il riferimento per l’esercizio della funzione di controllo politico-amministrativo del consiglio. Alla richiesta accennata, il sindaco prontamente ha risposto che non intendeva approvare il documento programmatorio poiché la sua programmazione si sarebbe concretizzata giornalmente. Questa decisione del giorno per giorno non solo fa capire che ci troviamo di fronte ad un’amministrazione che non ha una visione lungimirante, un progetto di futuro, idee innovative per diventare competitivi e attrattivi. Inoltre, l’assenza di programmazione impedisce la verifica dell’operato della maggioranza sia durante che a fine mandato. Questi sono stati i primi segnali della volontà di non gradire la nostra partecipazione e con tale comportamento ha inteso rimarcare le distanze con la minoranza. Ma anche successivamente, il sindaco nei consigli comunali ha continuato a denigrare il nostro operato e addirittura offendendo in maniera pesante e primitiva noi consiglieri di minoranza. A tal proposito la maggioranza dimentica che noi rappresentiamo oltre il 44% dei votanti ed è nostro dovere vigilare sull’operato dell’amministrazione. Oggi comunque, dopo metà legislatura, possiamo affermare che quell’insegnamento che avremmo dovuto ricevere dall’attuale sindaco non lo abbiamo né notato, né tantomeno abbiamo appreso lezioni di buon e virtuale governo. Anzi, riteniamo che Antonimina, in questi ultimi anni, abbia fatto notevoli passi indietro, in particolare: nella coesione sociale, nelle politiche giovanili, nello spopolamento, nell’erogazione dei servizi, nel risparmio energetico, nella riduzione dell’immagine del paese e nella mancata presentazione di progetti di qualità. Malgrado tutto ciò, noi consiglieri di minoranza abbiamo vigilato non solo con la partecipazione alle sedute del consiglio ma proponendo interrogazioni sulle questioni ritenute necessarie per il buon andamento amministrativo. Gli atti collaborativi, le interrogazioni e le relative risposte saranno divulgate tramite opportuni mezzi di comunicazione e, così, i cittadini potranno valutare non solo il nostro operato ma verificare anche se sono state concretizzate le promesse formulate, dall’attuale sindaco, in campagna elettorale. L’arroganza, la boria e la strafottenza nel non rispondere compiutamente alle interrogazioni, nel non discutere con serenità nei consigli comunali, nel non rispettare le norme statutarie non portano a una democrazie della partecipazione. Noi, in qualità di consiglieri di minoranza, comunque, continueremo a svolgere il nostro mandato, in nome e per conto di tutti quei cittadini che ci hanno votato, in funzione del loro bene e dell’intero paese. Continueremo a vigilare sull’operato di questa Amministrazione e non ci arrenderemo finchè un cambiamemto vero non sarà possibile.