di Mario Murdolo
PAZZANO – Importante iniziativa culturale l’altra sera a Pazzano per la presentazione dell’ultimo romanzo di Romina Leotta “Re Cor”. L’evento e’ stato organizzato dalla Pro Loco di Pazzano, ed e’ stata proprio la dinamica e brava Presidente di questo sodalizio Teresa Verdiglione, a introdurre la discussione. 《Oggi è la seconda iniziativa dopo aver organizzato uno spettacolo teatrale qualche giorno fa》, ha commentato Teresa Verdiglione, che ha poi ringraziato la scrittrice Leotta per avere accettato di venire a Pazzano per la presentazione di questo suo bel romanzo. Ha ringraziato, inoltre la dottoressa Amalia Bruni che con la sua presenza ha nobilitato maggiormente questo evento.
All’incontro anche il primo cittadino di Pazzano Francesco Valenti, il quale si e’ dichiarato orgoglioso e felicemente onorato di ospitare nella sala del consiglio comunale una iniziati di alto livello culturale e scientifico.
Da par suo la ricercatrice ed ora consigliere regionale, Amalia Bruni, ha sottolineato che lei ha effettuato una lunga e importante ricerca sulla tremenda e grave malattia dell’Alhzeimer a Bivongi dove esistevano ed ancora esistono molte famiglie affette da questo male. Ricerca che le permise di ricevere la cittadinanza onararia del comune di Bivongi, da parte del compianto sindaco Felice Valenti .
E’ stato poi il turno di Maria Antonietta Coniglio, educatrice, definento il romanzo fuori dai luoghi comuni, perché affronta proprio il dramma, il dolore di una famiglia che vive questa grave malattia. Il linguaggio utilizzato dalla scrittrice è molto comprensibile e chiaro, evidenzianto proprio i momenti di questa malattia e le condizioni del malato, che dimentica il suo passato e arriva perfino a non riconoscere piu’ i suoi familiari piu’ intimi e i familiari che loro malgrado si devono fare carico della sua assistenza e cura .
Romina Leotta, ha voluto spiegare il perche’ della presenza di Amali Bruni. E la ragione e’ che il suo libro e’ incentrato sul maledetto morbo dell’Alhzeeime e chi piu’ di lei poteva mancare ad un appuntamento così importante avendo dedicato tutta la sua vita alla ricerca e al debellamento della demenza senile.
Al termine dell’incontro Don Enzo Chiodo, parroco di Bivongi e Pazzano, ha ricordato come il consigliere regionale Bruni, tramite anche gli archivi parrocchiali per ricostruiri i ceppi familiari e gli alberi genealogici dei malati e don Enzo dopo avere avuto il permesso del vescovo rese possibile la consultazione dei registri parrocchiali.