di Mario Murdolo
BIVONGI – La Cascata del Marmarico è la più alta della Calabria e dell’Appennino meridionale. È alta 114 metri ed è posta nel territorio del comune di Bivongi nell’alto della fiumara Stilaro. Inserita da 6 settembre 2011 tra “LE MERAVIGLIE ITALIANE”, del progetto omonimo del 150° dell’Unità d’Italia, per la sua importanza naturalistico culturale del Forum nazionale dei giovani.
Il luogo circostante prende il nome dall’omonima cascata e al di sotto di essa si trova un piccolo laghetto e un maestoso ontano, quasi bicentenario, a dimostrazione di un ambiente incontaminato, puro e sano in cui vive. Marmarico è una paola di origine dialettale e significa “lento” o “pesante”, probabilmente dalla impressione e suggestione che provoca e nonostante in perenne caduta, da curiosità e impressione di formare filamenti immoboli. La cascata si può raggiungere da Bivongi, nel primo tratto, con un fuoristrada in 20 minuti e successivamente si prosegue per il secondo tratto a piedi per altri 20 minuti.
Ogni anno sono molte le associazione ambientaliste, naturaliste ed ecologiste che propongono e pubblicizzano questo itinerario a piedi provvedendo, altresì alla pulizia e alla manutenzione del sentiero. È ovvio che la cascate del Marmarico per la sua eccezionalità, unicità e per la sua collocazione tra il verde e in un ambiente sano, incontaminato e molto sufìggestivo attrae ogni anno migliaia di turisti e visitatori molti dei quali approfittano per fare un tonico, inebriante e rilassante bagno nelle gelide acque del laghetto della cascata.