di Patrizia Massara Di Nallo
REGGIO CALABRIA – Le GEA-Giornate europee dell’archeologia si svolgono tutti gli anni, nel terzo fine settimana di giugno, rinnovando un appuntamento fisso promosso dal Ministero della cultura per sensibilizzare il pubblico sull’importanza del patrimonio archeologico. Le GEA, all’origine, sono un’iniziativa del Ministero della Cultura francese, coordinata e promossa dall’Istituto nazionale francese di ricerca archeologica preventiva (INRAP – lnstitut national de recherches archéologiques préventives). Dalla prima edizione, tenutasi nel 2010, le Journées nationales de l’archéologie (JNA) hanno avuto un notevole sviluppo. Nel 2019, giunte alla decima edizione in Francia, hanno aperto le porte alla comunità internazionale e nel 2020 hanno assunto l’attuale denominazione di Journées européennes de l’archéologie (JEA). Sempre nel 2019 la Direzione generale Musei ha espresso interesse all’adesione, introducendo così la manifestazione in Italia. Il calendario degli appuntamenti di quest’anno al MArRC sarà il seguente: si parte venerdì 14 alle ore 17:30 in Sala conferenze con il convegno dal titolo “Sfide dell’Archeologia Preventiva: tra tutela ed esperienze sul territorio”. L’evento si aprirà con i saluti istituzionali del direttore del MArRC Fabrizio Sudano e sarà moderato dalla dott.ssa Alessia Mancuso (funzionario archeologo del MArRC). Relazioneranno professionisti che lavorano quotidianamente immersi nell’archeologia, con esperienza pluriennale nel campo della ricerca, quali la prof.ssa Sara Marino (docente di Archeologia Preventiva presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma), il dott. Michele Mazza (funzionario archeologo della SABAP di Reggio Calabria e Vibo Valentia) e la dott.ssa Simona Accardo (amministratrice di Aspasia Archeoservice srl).
Sabato 15 giugno alle ore 16,30 l’attività didattica per bambini “Ade e Persefone: parole e immagini dal mito”. Un percorso che prevede il potenziamento e lo sviluppo dell’amore per la lettura e l’archeologia attraverso il racconto del mito. L’incontro avrà la durata di circa un’ora ed è destinato a bambini di età compresa tra 6 e gli 11 anni accompagnati da almeno un adulto che potrà accedere al museo pagando il consueto biglietto. L’attività, curata dalle dott.sse Maria Saraceno e Maria Raneri, funzionarie archeologhe del MArRC, sarà a numero chiuso e con prenotazione obbligatoria per massimo 12 bambini. Per prenotazioni e informazioni sull’iniziativa contattare l’ufficio didattica del MArRC tramite la mail a disposizione: man-rc.didattica@cultura.gov.it.
Per concludere, domenica 16 giugno, in occasione della terza e ultima giornata delle GEA, il Museo propone ai visitatori un percorso tra le sale espositive dal titolo “Viaggio nelle necropoli della Calabria: dalla Preistoria all’età ellenistica” alla scoperta delle pratiche funerarie diffuse nel territorio dell’attuale Calabria, con un focus sulle necropoli di Reggio e del suo territorio. Sono previsti due turni della durata di circa un’ora: il primo alle ore 17:00 e il secondo alle ore 18:30, con appuntamento in piazza Paolo Orsi, per un numero massimo di 15 partecipanti per turno. Le visite guidate saranno a cura della dott.ssa Anna Romeo, funzionaria archeologa del MArRC.
Grazie alle GEA ogni anno tutti i luoghi della cultura statali e non statali sono invitati a partecipare organizzando eventi culturali e iniziative a carattere divulgativo o didattico che diano risalto a progetti e attività archeologiche in corso e la cui specificità rimane il più delle volte preclusa ai non addetti ai lavori. Le iniziative comprendono sia incontri e passeggiate tematiche sia attività per adulti e bambini. Infatti, mediante una circolare congiunta della Direzione generale Musei e della Direzione generale archeologia, belle arti e paesaggio e tramite i canali istituzionali, vengono diramati temi e modalità di iscrizione in modo che i musei e i luoghi della cultura statali si possano iscrivere secondo le istruzioni contenute nella Circolare, mentre i luoghi della cultura non statali possano contattare la Direzione regionale Musei di riferimento che valuterà la richiesta sulla base di criteri stabiliti, fra cui l’aderenza dell’iniziativa allo spirito e agli obiettivi della manifestazione.