RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
“Desidero rivolgere al Presidente Napolitano, innanzi tutto, un grazie di cuore per tutto ciò che ha fatto per l’Italia in questi nove anni, avendo saputo interpretare al meglio il suo ruolo costituzionale, facendosi discreto garante delle Istituzioni democratiche nei momenti di normale amministrazione, ma prendendosi coraggiosamente sulle spalle il ruolo, non cercato, di punto di riferimento saldo e faro istituzionale quando le acque della politica si sono fatte burrascose. Non temo di esagerare nell’affermare che senza la presenza autorevole e provvidenziale del Presidente Napolitano in alcune occasioni di questi quasi nove anni si sarebbe rischiato il naufragio della nostra democrazia”.
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E’ quanto afferma, in una nota appena diramata, l’On. Rosanna Scopelliti, capogruppo NCD in Commissione Difesa alla Camera dei Deputati e Presidente del Comitato Beni Confiscati della Commissione Parlamentare Antimafia.
“Nei miei ricordi personali con il Presidente Giorgio Napolitano – continua la parlamentare calabrese – brilla, indelebile, la data del 21 gennaio 2010. In quel giorno infatti il Presidente accettò il mio invito, di semplice orfana del giudice Antonino Scopelliti in quanto allora non ero altro che tale, di venire a Reggio Calabria a ricordare la figura di mio padre nel giorno in cui avrebbe festeggiato i suoi 75 anni se la mafia non lo avesse assassinato il 9 agosto del 1991, quando rivestiva il ruolo di sostituto Procuratore Generale presso la Suprema Corte di Cassazione e di pubblica accusa nel maxi-processo a Cosa Nostra”.
“Quel giorno – rivela Rosanna Scopelliti – conobbi personalmente il Presidente Napolitano, sia nell’autorevolezza della sua veste istituzionale, sia nella tenerezza di ‘nonno’ che si avvicinò a me vedendomi molto commossa dopo il ricordo di mio padre che avevo appena pubblicamente pronunciato, e mi abbracciò teneramente suscitando tra le migliaia di persone presenti un interminabile ed emozionato applauso”.
“Oggi finisce quindi – afferma la deputata – il mandato presidenziale di un grande Presidente della Repubblica che lascerà certamente un’importante traccia nella storia d’Italia. Ma dalla strada da lui tracciata fatta di un Presidente della Repubblica non ingessato nel ruolo di garante, ma quotidianamente alla ricerca attiva del bene comune nell’interesse supremo del Paese, del dialogo costante e del rispetto dell’interlocutore istituzionale anche quando, qualche volta – conclude l’On. Scopelliti – ha avuto di fronte persone che non dimostravano lo stesso rispetto, è una strada da cui non si può più tornare indietro”.