A quando un piano per garantire i servizi ai cittadini e un corretto ciclo dei rifiuti
di REA
Vogliamo stigmatizzare la situazione drammatica degli incendi che stanno divampando in tutta Italia e che si verificano in molti casi in aree dove sono presenti discariche abusive.
Appare del tutto evidente che non vi sia una visione più ampia del problema né la volontà da parte delle istituzioni e del governo di risolvere la questione. Sottolinea l’Avvocato Nazzareno Sperandio Organizzatore Politico Nazionale REA. Leggiamo delibere dei Comuni con le quali le istituzioni locali ritengono di risolvere provvedendo con l’installazione di telecamere di videosorveglianza, peccato che nella maggior parte delle volte questi scarichi abusivi avvengono di notte e in luoghi isolati, ben distanti da occhi indiscreti. Oltre ad essere una questione di inciviltà, mancano le infrastrutture e una pianificazione dei territori che garantisca i servizi ai cittadini. Sperpero di soldi pubblici per telecamere, anziché investire in servizi essenziali come la raccolta differenziata e isole ecologiche a norma anche per ingombranti o rifiuti speciali. Eppure i cittadini pagano la Tassa sui rifiuti e le aziende appaltanti traggono importanti utili. Dove finiscono queste somme? Alcuni Comuni virtuosi hanno investito nella creazione di discariche e centrali di trattamento; una gestione del ciclo dei rifiuti, dal recupero della differenziata, allo smaltimento fino al riutilizzo come fonti rinnovabili.
E’ necessario rendere più efficace tutto il sistema dei rifiuti, garantendo il dovuto monitoraggio da parte delle autorità. I vuoti normativi o queste mancanza lasciano spazio e margine ad altri fenomeni che contribuiscono ad illeciti e a traffici ben noti. E’ inaccettabile far vivere in questo degrado i cittadini. Una normalità deprecabile. Discariche, spazzature abbandonate sui cigli delle strade, bottiglie di plastica lasciate deperire sul suolo ripercuotendosi sull’immagine stessa dell’Italia. Sporcizia nell periferie ed aree marginali delle metropoli, contribuendo al disagio e malessere esistenziale. Una triste fotografia che ritroviamo nelle stesse città d’arte. Rilancia il Segretario Nazionale REA, Gabriella Caramanica, sottolineando di aver più volte denunciato questo fenomeno. A questo si aggiungono costi maggiori per le amministrazioni che devono farsi carico delle bonifiche di queste aree con gravi ripercussioni per l’inquinamento atmosferico, del suolo e delle falde e ad elevato rischio incendi.