di REA
TRENTINO – Maurizio Fugatti è la peste nera del Trentino. E’ inaudibile e inaccettabile l’ennesimo abbattimento di un orso. Kj1 era un’esemplare femmina che fino a qualche giorno fa viveva serena con i suoi tre cuccioli che ha voluto difendere dalla presenza di un estraneo. Commenta, indignata, Gabriella Caramanica Segretario nazionale REA. Il giustizialismo da far west con il quale sta agendo il presidente della Provincia Autonoma di Trento deve essere fermato. Il signor Fugatti si nasconde sotto gli ombrelli della Lega che dovrebbe condannarlo fermamente e prendere le dovute distanze nei suoi confronti.Con questi abbattimenti, Fugatti sta solo coprendo le gravi mancanze della sua amministrazione incapace a trovare soluzioni e soprattutto idee innovative per tutelare cittadini, turisti e agricoltori e per rilanciare un’area a vocazione turistica che possa convivere con questa specie e addirittura sfruttarla per creare economia locale.Fugatti ha ignorato le sentenze del Tar vantandosi del suo ego criminale. Dovrebbe essere sottoposto ad una perizia psichiatrica per la grave forma narcisistica che sta dimostrando di avere, con palese assenza di empatia. Auspichiamo ferma condanna da parte del Governo. Non possiamo accettare ulteriormente questo abuso di potere e di ufficio. Ci appelliamo anche al Corpo forestale, all’Ispra e agli esperti che dovrebbero intervenire pubblicamente.
L’orsa è stata rintracciata grazie al radiocollare e abbattuta. E’ indegno! Come possono i forestali che dovrebbero tutelare l’ambiente e la fauna, in questo caso, addirittura una specie protetta, prestarsi a questo gioco macabro? La stessa Federazione dei veterinari ha dichiarato in questi giorni che l’abbattimento di Kj1 non era etico per la categoria. Chi ha agito dovrà rispondere delle proprie responsabilità.