di Gianluca Albanese
GIOIOSA IONICA – Buona la prima. La commedia brillante “Il matrimonio può attendere” di Diego Ruiz ha costituito un buon prologo della stagione del Teatro Gioiosa 2015, con la sala piena e tante risate tra il pubblico di tutte le età.
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Protagonisti Diego e Flavia, due quarantenni con la voglia di aggrapparsi ancora a quel che resta della loro gioventù e tante piccole e grandi nevrosi, che vengono fuori in una situazione surreale, laddove precipitano – fortunatamente incolumi – in una scarpata dopo un incidente d’auto.
Un uomo, una donna, un’auto scassata e la solitudine fanno emergere le debolezze di ognuno di loro facendo cadere ogni maschera pirandelliana.
Il ritmo della commedia rimane alto, e i due divertono soprattutto quando ironizzano mediante battute fuori dal copione, mostrando grande affiatamento nonostante la protagonista abbia dovuto sostituire all’ultimo momento Francesca Nunzi, imparando il copione in soli cinque giorni.
A fine serata tutti soddisfatti. Il pubblico, ma anche il direttore Domenico Pantano, che nell’illustrare a Lente Locale le caratteristiche principali del programma «Che in un quarto di secolo ha portato a Gioiosa il meglio del teatro nazionale e internazionale» preannuncia le novità di quest’anno, ovvero le cinque tappe al palazzo della Cultura di Locri «Che sebbene non sia strutturalmente adeguato – ha detto – per la mancanza di camerini e quinte, e quindi impedisce scenografie complesse, apre ulteriormente gli orizzonti del cartellone, creando un vero polo teatrale unico nella provincia».
Intanto, sabato prossimo al teatro Gioiosa sabato 24 alle 21 sarà protagonista la violinista lituana Saule Kilaite, che insieme alla Invisible Orchestra compierà un viaggio tra la musica di tutto il mondo dal ‘700 ai giorni nostri, forte delle sue collaborazioni con Andrea Bocelli, Michael Bublè, Eros Ramazzotti e Laura Pausini, tra gli altri.