di Patrizia Massara Di Nallo
Sappiamo che l’esposizione al sole e all’aria aperta può essere benefica per la salute, facilitando la produzione di vitamina D e migliorando l’umore attraverso il rilascio di serotonina, ma mettersi al sole senza protezioni adeguate espone anche a seri rischi per la salute della pelle. Infatti le radiazioni UV emesse dai raggi solari possono provocare danni a carico della cute, sia a breve che a lungo termine, contribuendo sia alla comparsa di eritema solare che all’invecchiamento precoce della pelle e aumentando il rischio di sviluppare melanomi o altri tipi di tumori cutanei non melanocitari. Pertanto è fondamentale proteggere la pelle con creme contenenti un filtro solare adatto e limitare l’esposizione diretta al sole, specialmente durante le ore più calde della giornata, perchè tra i primi effetti di un’inadeguata protezione della pelle troviamo l’eritema solare.
L’eritema è un’infiammazione della pelle causata da un’eccessiva esposizione ai raggi solari, in particolare ai raggi ultravioletti a onda corta (UVB). Questa condizione spazia da un semplice eritema della cute fino a vere e proprie ustioni di primo grado con formazione di bolle. Spesso non si percepisce immediatamente l’effetto dell’esposizione solare sulla pelle e i sintomi possono comparire tra le 4 e le 10 ore dopo l’esposizione: bruciore, prurito, pelle dolorante e calda al tatto, pelle con aspetto simile a una “buccia d’arancia”, con chiazze di diverse dimensioni e contorni sfumati o netti.Nei casi più gravi l’eritema può evolvere in una vera e propria ustione che si manifesta con un dolore più intenso, accompagnato da gonfiore, edema e possibile formazione di bolle sulla pelle, mentre i sintomi sistemici possono includere alterazioni della temperatura corporea, mal di testa e brividi.
L’eritema solare può colpire più facilmente le persone che presentano uno o più fattori di rischio, quali: il fototipo chiaro della pelle che è in grado di produrre meno melanina, la predisposizione a allergie o familiarità con esse, la presenza di dermatiti o altre lesioni cutanee, l’esposizione a sostanze fotosensibilizzanti presenti in creme, profumi o farmaci, e l’assunzione di farmaci che rendono la pelle più sensibile alla luce solare.La prevenzione consiste nel proteggere efficacemente la pelle dai raggi UV e quindi nell’utilizzare una crema solare con un alto fattore di protezione che blocchi sia i raggi UVA che UVB (solitamente SPF +30 o +50), nell’indossare sempre occhiali da sole, nel coprire la testa con un cappello e nell’evitare l’esposizione diretta al sole durante le ore più calde della giornata. Queste precauzioni sono fondamentali per prevenire danni a lungo termine.
Quando si manifesta un eritema solare, in primis è consigliabile evitare ulteriori esposizioni ai raggi UV per permettere alla pelle di guarire, detergere delicatamente la pelle con detergenti a base di avena colloidale, applicare creme lenitive sulla zona interessata e utilizzare acqua termale per rinfrescare e lenire la pelle. Inoltre è fondamentale mantenere una buona idratazione bevendo molta acqua per aiutare a ridurre la secchezza cutanea. Se l’eritema è particolarmente doloroso e i sintomi persistono nonostante le cure, è consigliabile consultare un dermatologo che potrà raccomandare trattamenti topici per alleviare il dolore, togliere l’infiammazione e accelerare la guarigione della pelle. Nei casi più gravi, potrebbe essere necessaria l’assunzione di farmaci sistemici per gestire in modo efficace l’infiammazione e il dolore.