Le volontarie lasciate sole, costrette a pagare le spese per cibo e sterilizzazioni in dieci colonie feline con oltre 160 gatti
di REA
BAGHERIA – Il caso delle dieci colonie feline con oltre 160 gatti a Bagheria e altrettante colonie fantasma sta diventando una emergenza. Lo stesso Comune avrebbe realizzato una struttura per le sterilizzazioni come punto di primo intervento ma che risulta a tutt’oggi non in funzione.Ci corre l’obbligo di doverci chiedere come mai il Comune continui ad avvalersi della convenzione con il canile di Palermo o di Sambuca per garantire questo servizio. Commenta il Segretario nazionale del partito REA, Gabriella Caramanica L’inefficienza e le inadempienze delle istituzioni nella gestione dei fondi pubblici alimentano un business che ricade anche sui privati cittadini lasciati soli ad occuparsi di questi animali, costretti a rivolgersi ad associazioni oppure a realtà che traggono profitto da questo sistema.
Le Asp Veterinarie non sterilizzano e non provvedono alle profilassi per carenze di fondi. Interventi limitati e inefficaci per la prevenzione del randagismo, un fenomeno diffuso in tutte le Regioni che porta anche ad interrogarsi quali garanzie di qualità possono dare i prodotti e farmaci impiegati per gli interventi e le terapie.
Sovvenzioniamo l’Ucraina quando anche la nostra sanità fa acqua dappertutto. Rilancia Gabriella Caramanica. Non possiamo consentire deroghe con distrazione di fondi destinati al benessere degli animali, irregolarità amministrative che potrebbero tra l’altro essere perseguite come peculato (Art. 316 bis codice penale). Le istituzioni devono garantire i servizi essenziali e la tutela del benessere degli animali sui loro territori.
La sofferenza degli animali viene ogni giorno alimentata da questo sistema che ha lasciato spazio ad un business incontenibile per il quale dobbiamo trovare una soluzione immediata ricorrendo alla istituzione di un servizio sanitario nazionale veterinario che possa garantire ad ogni animale cure certe ben conoscendo i costi elevati applicati dalle strutture private per esami diagnostici ed interventi vari conclude il segretario nazionale REA.