RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Alle prime luci dell’alba, a Bovalino i Carabinieri del Gruppo di Locri e dello squadrone Eliportato Cacciatori d’Aspromonte di stanza in Vibo Valentia hanno effettuato diverse perquisizioni domiciliari, delegate dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, finalizzate alla ricerca del latitante Antonio Pelle cl.1988, su cui pende condanna a 12 anni di reclusione in Appello per associazione di tipo mafioso a seguito dell’indagine “Fehida”, che ne ha qualificato l’intraneità alla cosca “Pelle-Vottari, nonché ordinanza di custodia cautelare in Carcere per associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, emessa nel 2012 dal Tribunale di Roma.
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Le operazioni di ricerca sono state estese anche ai terreni di pertinenza e circostanti le abitazioni perquisite, ove sono stati effettuati saggi in profondità avvalendosi di un escavatore. Nel corso delle ricerche, in località Selvaggine, sotto un capannone nella disponibilità di un 61enne di Bovalino, è stato rivenuto un “bunker” sotterraneo in muratura, delle dimensioni di m.50×12 circa, per una superficie complessiva di mq.600 circa, non di recente utilizzo, al cui interno erano presenti un modulo abitativo completo di 2 posti letto, cucina e bagno, circa 1000 vasi in plastica contenenti terreno, sacchi di concime, decine di fusti di fertilizzante liquido, lampade alogene ed aeratori per la coltivazione della canapa indiana.
L’accesso era consentito mediante una botola a sollevamento idraulico, occultata nella pavimentazione del capannone coperta da balle di paglia.