(foto facebook Museo Mètauros)
di Patrizia Massara Di Nallo
Il Museo archeologico Mètauros, dopo il restauro e la rifunzionalizzazione degli spazi rinnovati nella sede settecentesca di Palazzo Baldari, sita nel centro storico di Pian delle Fosse a Gioia Tauro, interamente destinata alla sede museale, ha riaperto al pubblico.
Una fitta programmazione messa in campo, con l’avvio in questi giorni, attraverso i fondi PNRR, delle attività di digitalizzazione e inserimento nella Digital Library delle collezioni archeologiche per una sempre più attenta accessibilità al patrimonio del pubblico e della comunità scientifica.
La riapertura al pubblico rappresenta per il Museo archeologico Mètauros, in linea con le linee guida della direzione regionale musei, una piena conferma delle sinergie messe in campo dagli istituti culturali come strumento di cardine territoriale nei contesti urbani che vede i Musei come HUB culturali.
Obiettivo che in questi anni è diventato fondamento di tutte le iniziative e attività progettuali nell’ambito della direzione del Museo che mette al centro le buone pratiche di promozione del patrimonio, fondate sulla valorizzazione della relazione identitaria fra i musei/luoghi della cultura e la comunità di riferimento, e garantiscono reciproca sostenibilità e sviluppo socio-economico, diffondendo la consapevolezza dei valori culturali identitari di riferimento.
Il direttore del Museo, arch. Simona Bruni, il sindaco della Città di Gioia Tauro, avv. Simona Scarcella e il direttore regionale Musei Calabria, dott. Filippo Demma hanno aperto simbolicamente le porte del Museo.
Con loro, il vicesindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, dott. Carmelo Versace e la dott.ssa Maria Mallemace, soprintendente SABAP RC VV hanno discusso con il giornalista e saggista dott. Massimo Tigani Sava di presidi culturali.
Nell’ambito della riapertura c’è stata la presentazione dell’opera multimediale degli artisti Luca Sivelli e Claudia Giannulli a cura di Simona Caramia e Tommaso Palaia e la presentazione dell’installazione Archè dell’artista Immacolata Melito a cura di Simona Bruni e Immacolata Melito.
Infine il concerto di Al the Coordinator, a cura di Wladimir Eduardo Costabile.
Ecco un Museo che cresce: nuovi spazi per i Servizi Educativi e le attività culturali, collaborazioni, idee, progetti, persone, tutti intorno ad una importante e unica collezione di reperti che racconta l’apertura culturale della Calabria, fin dalle origini della sua storia, e che emoziona con potenza e parla dell’uomo dai tempi antichi a oggi.
Dal 14 ottobre sono in vigore le nuove tariffe 5 euro ingresso biglietto intero – a partire dai 25 anni, 2 euro ingresso biglietto ridotto – dai 18 ai 25 anni e ingresso biglietto gratuito – minori di 18 anni e categorie previste dalla normativa.
L’elenco è consultabile al link https:www.cultura.gov.it/agevolazioni.
Il biglietto può essere acquistato in sede in contanti o con POS o tramite l’APP Musei Italiani (scaricabile gratuitamente sugli store Google Play e App Store).