di Domenico Vestito*
MARINA DI GIOIOSA IONICA – Banca CARIME ha chiuso i battenti a Marina di Gioiosa Ionica. Sono prevalse le logiche economicistiche a dispetto della dignità e dello sviluppo di una comunità sociale e civile. Abbiamo lottato in ogni modo e con tutti mezzi leciti a nostra disposizione. Ci siamo rivolti a vari livelli istituzionali e non. Tantissimi Cittadini e l’Amministrazione Comunale di Marina di Gioiosa Ionica hanno fatto il loro dovere, fino in fondo. Alcuni sono stati alla finestra a guardare e oggi, masochisticamente, gioiranno, ma la stragrande maggioranza della gente per bene ha difeso il proprio territorio con dignità. Per questo oggi non ci sentiamo per nulla sconfitti, anzi.
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Da questa vicenda abbiamo imparato molto, soprattutto dai tanti, troppi silenzi imbarazzati e imbarazzanti. Vogliamo dire alcuni grazie, con affetto e riconoscenza, al Prefetto di Reggio Calabria, Claudio Sammartino, al Presidente ABI, Antonio Patuelli, a Sebi Romeo, a Umberto Ambrosoli e Corrado Passera, che sono stati al nostro fianco e non hanno fatto mancare il loro supporto civile e appassionato.
Non ringraziamo, ma, anzi, additiamo pubblicamente come complici, tutti coloro che, con colpevole inerzia, hanno agevolato questa spoliazione del territorio, autentico regalo al sistema criminale dell’usura. Non ringraziamo i parlamentari calabresi, latitanti. Non ringraziamo i vertici nazionali e regionali dell’associazione dei comuni italiani (ANCI), vergognosamente assenti. Non ringraziamo tutto quel mondo fatto da partiti, sindacati, comitati, associazioni di categoria e di consumatori, terzo settore, capaci di indignarsi solo quanto vengono toccati nel loro campanile e nel portafogli.
Noi non ci arrendiamo e non ci fermeremo e, anzi, siamo già a lavoro per trovare soluzioni alternative. Nel frattempo, però, desideriamo lanciare un appello ai vertici di UBI BANCA: RICOMPENSATE MARINA DI GIOIOSA IONICA.
L’immobile di Corso Carlo Maria, dove Carime aveva la propria filiale, è di proprietà dell’istituto di credito. Si tratta di uno stabile importante, situato nel cuore di Marina di Gioiosa Ionica. Non vorremmo che dopo la chiusura della Banca si trasformasse in un rudere. UBI Banca e Carime hanno l’occasione di risarcire, se pur parzialmente, la nostra città, mettendo a disposizione della collettività la propria sede. Per questo motivo il Sindaco, a nome dell’Amministrazione Comunale e di tutti i cittadini, ha inviato una nota ai vertici della Banca, avanzando alcune proposte precise, concrete e immediatamente realizzabili. Marina di Gioiosa Ionica da molti, troppi anni non ha una struttura adeguata in cui ospitare la locale stazione Carabinieri, situata, attualmente, in alcune stanze della stazione ferroviaria. In attesa che questo indispensabile presidio di legalità e sicurezza trovi definitiva collocazione in un bene confiscato alla mafia, chiediamo a Carime di concedere, gratuitamente, al Comune e all’Arma dei Carabinieri l’immobile di sua proprietà, come sede provvisoria per la Stazione di Marina di Gioiosa Ionica. Successivamente lo stesso stabile sia concesso/donato al Comune di Marina di Gioiosa Ionica perché diventi centro di aggregazione sociale, fabbrica e officina di speranza e di cultura, luogo da adibire a grande Biblioteca Comunale, autentica agorà del sapere, della conoscenza e delle buone relazioni.
*: sindaco di Marina di Gioiosa Ionica