LOCRI – “Nei saluti iniziali, il Coordinatore del Movimento ed il Sindaco Lombardo hanno concordato nel sottolineare come spesso le notizie riportate da una parte della stampa locale, evidentemente mal informata dall’opposizione, non corrispondano a verità. Da tempo, anzi, si assiste ad una vera e propria mistificazione della realtà, con notizie strumentali, tendenziose, provocatorie e non corredate da una serena valutazione politico-amministrativa; un modus operandi, questo, che non giova alla collettività, meritevole di essere informata (e non deviata) riguardo alla reale situazione politico-amministrativa e ai problemi della comunità, soprattutto in un momento particolarmente delicato come questo.
Il Sindaco ha indicato molte inesattezze relativamente alle informazioni riportate dalla stampa, ultima delle quali quella secondo cui allo stato l’Ente fosse dotato di quattro legali, cosa assolutamente non vera, risultando solo tre i legali in forza all’Ente, ovvero quelli che hanno superato la pubblica selezione”. Questo stralcio della nota diramata dal movimento politico “LocRinasce”, del quale il sindaco di Locri è la massima espressione, ci lascia perplessi. Conoscendo lo spirito democratico che ispira il movimento e i suoi organi rappresentantivi, infatti, non ci saremmo mai aspettati di leggere che i lavori dell’assemblea generale di lunedì scorso fossero aperti con un attacco alla stampa locale, o meglio, da una non meglio precisata “parte della stampa locale”, accusata di diffondere notizie non veritiere perchè “mal informata dall’opposizione”. Chiariamo un punto. LocRinasce non si riferiva a noi di “Lente locale”, per il semplice fatto che quando la nota è stata diramata noi non eravamo on line e gli stessi esponenti di LocRinasce non avevano nemmeno contezza dell’esistenza di questa testata. Però, come organo di stampa libera e indipendente, ci sentiamo di rivolgere alcuni quesiti al movimento di Lombardo, al fine di capire meglio i termini della questione. Il primo. Quale sarebbe questa “parte di stampa locale” rea di non fare bene il proprio mestiere? LocRinasce non lo chiarisce, scivolando persino nella buccia di banana tipica di chi non solo stila l’elenco dei “buoni e cattivi” alla lavagna (magari quella ritratta nella foto e che fa bella mostra di sè nella sede di via Campo Sportivo), ma lascia intendere che questa famigerata “parte di stampa locale” non farebbe il proprio dovere di verifica delle notizie, prima di pubblicarle. Come smentire LocRinasce? Detto fatto. Se i colleghi dell’informazione hanno pubblicato, il 29 settembre la nota dei consiglieri di opposizione in cui si dice che la giunta ha provveduto a far firmare la convenzione ai vincitori del bando di affidamento dei servizi legali e che a quella data erano quattro gli avvocati che si occupavano del contenzioso dell’Ente, non hanno commesso un errore perchè la revoca all’avvocato Elisa Sansalone, nominata a giugno 2011 con incarico fiduciario è arrivata soltanto lunedì 1 ottobre (e pubblicata sull’albo pretorio il giorno dopo), e non prima. Addiritura, è stata pubblicata il giorno dopo l’assemblea di LocRinasce, aperta proprio dall’attacco contro la stampa locale. E quindi stiano tranquilli gli amici di LocRinasce: i colleghi dell’informazione non hanno diffuso notizie non veritiere. E magari si astengano dal dividere la loro lavagna in due parti: quella dei “buoni” della stampa locale, e quella dei cattivi. Noi ci asteniamo dall’immaginare chi siano, per LocRinasce i “buoni” e i “cattivi” dell’informazione, anche se, se fossimo maliziosi, una mezza idea potremmo anche averla. Ma preferiamo dedicarci a un’attività più gratificante: trovare notizie, verificarle e pubblicarle. Senza bisogno delle indicazioni di alcuno. Nemmeno degli amici di LocRinasce.
GIANLUCA ALBANESE