RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Presso la sede della UIL di Reggio Calabria si è svolta la conferenza stampa delle OO.SS. del settore credito della provincia di Reggio Calabria. Presenti: – Franco Calabrò (Dircredito); Paolo Ginestra (FABI); Achille Mattocci (FIBA/CISL); Giuseppe De Stefano (FISAC/CGIL); Vincenzo Crupi (UILCA).
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Sono stati spiegate le motivazioni “sociali” dello sciopero generale proclamato, per l’intera giornata di Venerdì 30 Gennaio 2015, dai sindacati che rappresentano i 300.000 bancari italiani.
Un vertenza che va oltre le pretese dei lavoratori ma investe il tessuto sociale e produttivo italiano e rischia di portare ad uno strapotere delle banche nel rapporto con la clientela.
Oggi, come impiegati bancari, assistiamo giovani famiglie che vogliono comprare casa e necessitano di un mutuo, imprenditori che ci chiedono di finanziare i progetti di sviluppo o ci chiedono di sostenerli in un momento di difficoltà, genitori che vogliono investire i risparmi di una vota, ecc.
Lo facciamo con professionalità, etica, responsabilità, partendo dalle esigenze del cliente che riteniamo essere il nostro più grande patrimonio. Costruiamo un rapporto umano che cammina in modo parallelo con il rapporto commerciale.
Domani sarà ancora possibile???
Il nostro timore nasce dal fatto che le richieste dei banchieri (gli stessi che prendono compensi MILIONARI e che sono responsabili dell’abuso degli strumenti finanziari come derivati, cartolarizzazioni, ecc.) si possono sintetizzare nella volontà di avere piena libertà nel decidere “come, dove, quanto, quando” i bancari devono lavorare e “come e quanto” devono essere pagati”.
L’eventuale introduzione di questa deregulation avrebbe dei risvolti pesantissimi non solo per le lavoratrici e i lavoratori del settore bancario ma anche per i clienti, cittadini e imprese, che giornalmente richiedono la nostra assistenza e affidano a noi i loro risparmi, i loro progetti futuri, lo sviluppo delle loro aziende, ecc.
Con il concreto rischio e la velata minaccia di trasferimenti, demansionamenti, riduzione dello stipendio, non saremo liberi di assicurare una consulenza LIBERA, PROFESSIONALE ed ETICA.
La ricerca eccessiva di profitto da parte delle Banche contrasta con una gestione prudenziale, attenta e responsabile del rapporto con il cliente.
Vogliamo che la gente entri in una qualunque banca e non debba temere di essere “fregata” dall’impiegato al quale la Banca ha detto “o fai profitto (a prescindere da tutto) o ti trasferiamo anche a centinaia di KM di distanza”; “o fai questo o ti retrocedo nel tuo percorso di carriera”; “ o vendi o non guadagni”; “o ti inchini ai nostri comandi o ti LICENZIO”
Per evitare tutto questo, chiediamo il sostegno dell’intera opinione pubblica, delle istituzioni, del territorio.
In Italia, ed in Calabria ancora di più, abbiamo bisogno di Banche che siano attori sociali e non lupi da profitto.
Lo slogan dello sciopero è:
“Sono bancario al servizio del Paese”
– Perché crediamo nel ruolo sociale delle banche;
– Perché vogliamo sostenere l’economia del nostro territorio;
– Perché vogliamo continuare ad avere un rapporto diretto, credibile e forte con la nostra clientela;
– Perché rifiutiamo l’idea che il profitto vada ricercato a tutti i costi;
– Perché siamo cosa diversa dai BANCHIERI.
Tutto questo lo spiegheremo ai nostri concittadini con una iniziativa di presenza e volantinaggio che organizzeremo Venerdì 30 Gennaio, in occasione dello sciopero sul Corso Garibaldi nei pressi delle filiali delle principali banche.