di Francesca Cusumano
LOCRI- Il sindaco di Locri Giovanni Calabrese ha richiesto formalmente (in accordo con gli altri primi cittadini), la convocazione dell’ Assemblea dei Sindaci della Locride.
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Il motivo, si legge nella nota indirizzata al presidente dell’Assemblea Imperitura, riguarda l’approfondimento “delle problematiche che attanagliano il territorio, quali: sanità, rifiuti, trasporti, disoccupazione, il recente ridimensionamento scolastico in fase di approvazione e la chiusura di importanti uffici giudiziari e sportelli bancari“; in ultimo, anche il DL 4/2015, ovvero l’introduzione del Governo centrale dell’Imu sui terreni agricoli “con cui vengono riscritti i parametri che individuano i confini, scatenando di fatto una guerra tra poveri sul nostro territorio”.
Per Calabrese “E’ indispensabile affrontare la riorganizzazione strutturale dell’Associazione dei Sindaci trasformandola in un riferimento positivo e propositivo, finalizzato a pianificare il futuro del territorio e non, dedito solo ed esclusivamente alle emergenze spesso senza risultato alcuno”.
Ristrutturazione che dovrà avvenire sulla base del rientro automatico di Comuni sciolti per infiltrazione mafiosa, e quindi Siderno, Ardore e Platì, compresi quelli che ritorneranno alle urne la prossima primavera “Nessuno- ha proseguito Calabrese- vuole la morte di questo importante strumento, ma di sicuro è necessaria una sua ristrutturazione per prevenire le criticità della Locride, ma soprattutto con l’idea di dare alla stessa associazione un ruolo fondamentale per i cittadini”.
In attesa di un prossimo incontro con la Regione Calabria, il primo cittadino rivolgendosi ad Imperitura chiede “Di fare autocritica sul modo, spesso ininfluente, con cui la stessa Associazione ha operato fino ad ora. L’Assemblea non può continuare a riunirsi solo per affrontare le criticità e le emergenze, incapace ed impotente nel risolvere i problemi, né può essere convocata in faziose ed inutili passerelle che hanno visto sfilare ministri e assessori regionali, dei quali abbiamo ascoltato tante belle parole, ma che di fatto non hanno portato a nessun risultato utile per il territorio”.