di Redazione
MONASTERACE – «Dopo aver letto l’intervista rilasciata dall’ex Ministro Maria Carmela Lanzetta a Goffredo Buccini del Corriere della Sera, e soprattutto il fango che getta addosso alla Calabria propongo, da tesserato del Pd, la sua espulsione dal partito perché chi rilascia quelle dichiarazioni non può rivestire il ruolo di rappresentante istituzionale». A parlare è il militante democrat di Monasterace e membro dell’assemblea regionale del Pd Pino Quaranta.
{loadposition articolointerno, rounded}
Ha contattato la nostra redazione per esprimere il proprio sdegno riguardo quanto dichiarato al collega del Corsera, che, tra l’altro, è autore del libro “L’Italia quaggiù. Storie di donne che a Sud combattono contro la ‘ndrangheta” (2013, Editori Laterza).
Nel rispondere alle ultime due domande di Buccini, la Lanzetta, al giornalista che le ha chiesto “Lei tornerà comunque in Calabria, alla fine. Come la vivono in famiglia?”, l’ex ministro agli Affari Regionali ha risposto che «Questo è stato un anno sereno dal punto di vista familiare. Il ritorno ripropone tensioni e preoccupazioni che avevamo superato»; quindi, nel concludere, il giornalista le chiede “Paura di altri attentati”? E la Lanzetta risponde: «No. Ma in Calabria – sa? – c’è qualcosa di peggio: la fatica di vivere ogni giorno».
Ed è stata proprio quest’ultima risposta a fare inorridire Pino Quaranta, che ai taccuini di Lente Locale dichiara che «La fatica di vivere ogni giorno è quella dei precari, dei disoccupati, di chi si fa in quattro per sbarcare il lunario per sé e per i propri familiari, altro che quello che dice la Lanzetta. Se a lei non piace tornare in Calabria se ne stia pure a Roma dove sicuramente ha altri interessi. Io – conclude – da iscritto al Pd non ho nulla a che spartire con chi ragiona così e getta fango sulla sua terra. Penso che una persona così andrebbe espulsa dal partito, visto che non ne rispetta i principi e non potrebbe mai far parte di una giunta regionale o di qualsiasi assemblea elettiva».