RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE LETTERE DEL CITTADINO PASQUALE ROSACI
Ci sono sempre momenti nella vita in cui ci sentiamo persi, soffriamo e ci sembra che il mondo ci sia appena esploso davanti. Può essere la fine di una relazione, la perdita del lavoro, dover dire addio a uno dei nostri cari o semplicemente un problema che ci sembra enorme e non sappiamo come risolverlo. Ecco, è cosi che credo, debba sentirsi oggi il cittadino di Bovalino, alla vigilia di una probabile tornata elettorale che si preannuncia come al solito, forte, dispendiosa e cruenta.
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Le carte sul tavolo già vengono rimescolate ad arte dai croupier della politica locale, lo fanno in anticipo per pareggiare i conti e poter ripartire da zero come se nulla fosse accaduto e se il tempo si fosse fermato. Purtroppo ciò, è quello che puntualmente si è sempre verificato alla vigilia delle scommesse elettorali, e che hanno consentito ad un ristretto gruppo di “amici” di amministrare a turno le sorti del paese. Se ci fermiamo un attimo a riflettere, anche solo per strada e ci guardiamo intorno, non possiamo fare che un solo pensiero ed un solo gesto…allargare pietosamente le braccia (come il Cristo Redentore di Rio de Janeiro in Brasile) e dire: “chi è l’autore di tutto questo scempio ?”. Le risposte potrebbero essere tante, ossia: l’incuria della gente, il menefreghismo dilagante delle persone prese da tutt’altri problemi, la mancanza di risorse che consentano a chi amministra di poter eseguire anche i più urgenti e primordiali lavori infrastrutturali, la negligenza delle persone pagate dalla collettività che si applica poco e male nel proprio lavoro. Ma in realtà la vita è imprevedibile, le cose succedono senza poter fare nulla per impedirlo, ma aspetta …una cosa c’è che possiamo fare !, “svegliarci, reagire, immaginare, adoperarsi, ingegnarsi, desiderare qualcosa di diverso”, si è di questo che Bovalino ha bisogno, come la medicina per il malato. Una cosa è però importante ricordarsi sempre, niente può distruggerci se non siamo noi a consentirglielo e purtroppo, è questo che è accaduto negli ultimi 30 anni di storia politica del paese. Mentre sono assorto nei miei pensieri, mi ritornano alla mente alcune citazioni che hanno sempre caratterizzato il mio vivere quotidiano; Platone diceva: “La punizione del saggio che rifiuta di prendere parte al governo è vivere sotto il governo di uomini peggiori di lui“. Oppure, “Partecipare – e non solo delegare – nelle forme più svariate alla vita politica del proprio paese è qualcosa di più della mera partecipazione alla formazione del consenso democratico, è invece autentica partecipazione alla vita democratica di un paese ed alla sua realtà locale”. Infine, come non ricordare la parole di J.F. Kennedy che sottolineava: “Non chiedetevi cosa il vostro Paese può fare per voi, chiedetevi cosa Voi potete fare per il vostro paese”. Ecco, se ognuno di noi, facessimo mente locale sul reale significato di queste parole non potremmo esimerci dall’intraprendere una battaglia soprattutto morale per “scuotere” le coscienze dei nostri concittadini e far si che alle prossime elezioni vengano veramente elette al governo del paese le forze più brillanti, oneste e perbene della società civile, affinchè bovalino dopo 30 anni e forse più di oscurantismo becero possa ritornare a rinascere ed occupare il posto che effettivamente merita.