SIDERNO – Si complica ancora la vicenda relativa all’affidamento in gestione e alla contestuale riapertura della piscina comunale di Siderno, chiusa da diversi anni per i conflitti sorti all’interno dei soci della società in liquidazione Siderno Nuoto, sfociati in contenzioso giudiziario.
Lo scorso 11 ottobre, con delibera numero 140 del commissario straordinario del Comune di Siderno Luca Rotondi si era disposto il subentro del Comune nei contratti stipulati a suo tempo dagli ex soci di Siderno Nuoto, ovvero Sporting Club Leon e Studio Radiologico sas, previo rilascio dei conduttori di idonee garanzie relativamente al pagamento dei canoni locatizi, con riferimento alla palestra per lo Sporting Club Leon e al centro di riabilitazione per Studio Radiologico sas. Ma soprattutto, lo scorso mese di ottobre, il commissario Rotondi aveva disposto l’affidamento a terzi, con gara ad evidenza pubblica, del servizio di gestione della piscina e la conferma dell’accollo dei mutui riguardanti la struttura. Nel frattempo, però, sono pervenuti al Comune di Siderno, alcuni atti esposti presentati dal liquidatore della Siderno Nuoto Antonino Strangio con cui si contesta l’operato fin qui svolto dal Comune, nella cui sede si erano tenuti numerosi incontri per cercare di sbloccare la questione. In particolare, Strangio contesta le delibere sul tema che vanno dal marzo del 2011 all’ottobre del 2012, per le quali, con deliberazione numero 19 del 22 gennaio 2013, il commissario Rotondi ha eccepito, punto per punto, «l’infondatezza di quanto assunto dal signor Antonino Strangio» difendendo la condotta dell’Ente, confermando altresì «la necessità di definire le azioni che, a diverso titolo e per mezzo dei vari uffici comunali, l’Ente dovrà assumere per assicurare la pronta definizione delle problematiche pendenti, assicurare l’avvio delle procedure di gara per l’affidamento della struttura, al fine di non comprometterne la funzionalità in conseguenza del fermo, assumendo tutte le iniziative a difesa del Comune». Un ulteriore elemento di riflessione è dato dal ricorso al Tar di Reggio Calabria proposto sempre dalla Siderno Nuoto Ssd Arl in liquidazione contro la deliberazione del commissario straordinario 150/2011 con cui si decise l’accollo del mutuo verso la Banca di Credito Cooperativo di Cittanova fino alla concorrenza con l’importo originariamente garantito dal Comune. Insomma, la vicenda si complica ma il Comune di Siderno, con in testa Rotondi, ma anche il sub commissario Gullì e tutti i dirigenti d’area interessati, vuole tirare diritto, demandando a ogni responsabile d’area i compiti necessari a giungere alla risoluzione di ognuna delle singole questioni che compongono questo ginepraio vecchio quasi un lustro, tenendo altresì conto la necessità di pervenire alla definizione dei rapporti locativi con la società Sporting Club Leon per il periodo di mancato godimento del bene, per la corresponsione del canone e prestazione delle dovute garanzie; di ottenere il rilascio e lo sgombero del complesso sportivo da parte dei soggetti che lo occupano sine titulo; di definire le pendenze residue con la Siderno Nuoto in liquidazione. Ma non solo. Il commissario Rotondi ha deliberato l’incarico al collegio degli avvocati difensori del Comune affinché questo valuti l’opportunità di intraprendere ogni iniziativa giudiziaria, anche nei confronti della Siderno Nuoto Ssd in liquidazione, al fine di ottenere il risarcimento dei danni derivati dal tardivo rilascio dell’immobile (libero e sgombro da persone e cose) nonché per il recupero dei canoni di locazione tuttora non corrisposti all’Ente dallo Studio Radiologico sas.
GIANLUCA ALBANESE