di Patrizia Massara Di Nallo
REGGIO CALABRIA – Dal 20 al 22 novembre il Seminario Pio XI di Reggio Calabria accoglierà le reliquie di Santa Teresa di Lisieux e dei suoi santi genitori, Luigi e Zelia Martin, modello di santità familiare. Verrà ospitato, quindi, un evento di profonda spiritualità: la visita delle preziose reliquie che sarà un’occasione unica per i fedeli di tutta l’arcidiocesi reggina- bovese e per tutti coloro che desiderano riscoprire la forza dell’amore e della fede vissuti con autenticitàUn bel momento all’insegna della spiritualità è quello che sarà vissuto a partire da mercoledì 20 novembre in riva allo Stretto con diversi i momenti di preghiera e riflessione previsti legati al tema della santità come «chiamata per tutti».
La cerimonia di accoglienza sarà mercoledì 20 novembre alle ore 18, seguita da una solenne Celebrazione Eucaristica presieduta da don Simone Gatto, Rettore del Seminario, e dall’Ufficio delle Letture alle ore 21:15.Giovedì 21 novembre si inizierà con le Lodi alle ore 8, seguite alle 9 dalla Celebrazione Eucaristica presieduta da don Vincenzo Catania, amministratore della Parrocchia Santi Cosma e Damiano in Acciarello.
Nel corso della stessa giornata il Seminario sarà aperto per la visita personale dei fedeli e dei gruppi parrocchiali. A mezzogiorno l’Angelus con la riapertura alle visite alle 15:30. Alle 19, padre Gabriele Bentoglio, padre spirituale del Seminario reggino, presiederà una Celebrazione Eucaristica, seguita dal Rosario Meditato sul tema “Santità: una chiamata per tutti”.
L’ultimo giorno, venerdì 22 novembre, dopo le Lodi alle 7, avrà luogo il saluto e la partenza delle reliquie alle 7:30 che concluderanno un’intensa esperienza di preghiera e comunione.Il viaggio delle reliquie di Santa Teresa è iniziato nel 1994 e ha toccato quasi 70 paesi continuando ancora oggi, mentre le reliquie di Louis e Zélie Martin hanno viaggiato per il mondo dal 2015.
Suor Teresa di Gesù Bambino e del Volto Santo, detta Teresa di Lisieux (in francese Sœur Thérèse de l’Enfant-Jésus et de la Sainte-Face, al secolo Marie-Françoise Thérèse Martin nacque ad Alençon il 2 gennaio 1873 e morì a Lisieux il 30 settembre 1897). Teresa crebbe in una famiglia di devoti cattolici (i genitori assistevano ogni mattina alla messa delle cinque e mezza e si attenevano con scrupolo ai digiuni e alle preghiere secondo i tempi dell’anno liturgico). I coniugi Martin si erano costruiti una situazione economica molto florida, ma trovavano il tempo di dedicarsi anche ad opere caritatevoli, accogliendo senzatetto e assistendo malati e anziani. Rimasta orfana di madre a quattro anni e mezzo, Teresa fu colpita da una malattia e continuò per alcune settimane a manifestare sintomi come tremori, convulsioni, allucinazioni, deliri e fobie. Il padre e le sorelle temettero che stesse per impazzire o rischiasse addirittura la vita, per cui la famiglia ordinò per Teresa una novena di messe nella Basilica di Nostra Signora delle Vittorie a Parigi e nella sua stanza fu posta una statua della Vergine Maria. Il 13 maggio, giorno della Pentecoste, mentre con le sorelle supplicava la Madonna, a Teresa parve di vedere il suo “incantevole sorriso” e all’improvviso si sentì guarita. Nel 1887, sentendo parlare di un assassino che aveva ucciso tre donne a Parigi, pregò e si sacrificò per lui. Il colpevole processato e condannato alla ghigliottina, in punto di morte, baciò il Crocifisso. Teresa pianse di gioia e lo chiamò il suo “primo figlio”. Comprese così che la sua vocazione non era solo pregare per la conversione dei grandi peccatori, ma anche per i sacerdoti. Si spense per tubercolosi e, un anno dopo la sua morte, venne costituito un libro composto dai suoi manoscritti: Storia di un’anima. Il 17 maggio 1925 Pio XI, circondato da 23 cardinali e 250 vescovi, procedette alla canonizzazione di Teresa. Dei 50000 fedeli giunti a Roma, solo 5000 poterono entrare nella Basilica di San Pietro a Roma e sentire il Papa pronunciare la formula solenne che dichiarava da allora in poi l’umile carmelitana di Lisieux: “Santa Teresa di Gesù Bambino”.