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Irrompe nella discussione politica ad Ardore una nota che inizia a schiarire i contorni in vista delle comunali: accanto alle voci dei papabili candidati alla carica di sindaco che si rincorrono senza però un contrassegno ancora chiaro, si pone invece un dato certo: Forza Italia ha finalmente un proprio coordinatore comunale nominato dal presidente provinciale Roy Biasi: Gianfranco Sorbara.
La dicitura esatta è porta bandiera, e lo statuto prevede che dovrà rappresentare il partito sino allo svolgimento dei congressi. Una nomina che giunge proprio nei giorni in cui è iniziata la “partita” per le prossime amministrative di maggio, ove il leitmotiv pare essere “rinnovamento” liste di “salute pubblica”, ritorno alla politica con la “P” maiuscola; in questo panorama si colloca Sorbara, ex-AN, poi PDL e dopo una breve parentesi nel NCD, oggi in FI. Da sempre rivolta “a destra” la sua attività politica, ma con un forte senso civico che lo pone aldilà degli steccati quando si parla di interesse generale. Sorbara ha apertamente dichiarato la sua non-disponibilità a candidarsi per motivi di tempo ed impegni diversi, ma la volontà di creare nel paese una squadra di governo che possa contribuire fattivamente, c’è ed è significativa.
“Sono inorgoglito da questa nomina ricevuta dall’amico Roy e lo ringrazio per la fiducia. Ho condiviso con lui l’esperienza nel direttivo provinciale del PDL ed oggi lo ritrovo con piacere. Certo è che oggi il centro destra non va ricostruito solo alla base, ma la crisi è nazionale, la confusione è tanta a tutti i livelli, quindi l’impegno deve essere a 360 gradi per ridare ai cittadini un’alternativa valida all’attuale PD modaiolo di Renzi; riguardo allo specifico del mio incarico che andrò a ricoprire nel comune di Ardore, oltre certamente a seguire le linee guida che darà il partito, la mia attenzione sarà immediatamente rivolta a due aspetti: ricostruire un centrodestra ad Ardore che ormai manca da anni, essendo credo, ad oggi, l’unico partito assieme al PD, regolarmente costituito in paese, e puntare contemporaneamente ad affiancare alle amministrative di maggio il movimento politico di FI ad un progetto che dovrà premiare i cittadini e non i soliti personalismi che hanno sempre rallentato il progresso del territorio. Auspico che i candidati alla carica di primo cittadino, al cui ruolo io non ambisco, vengano scelti dal popolo e non nelle stanzette della politica che ormai sempre più spesso non rappresentano i territori e nemmeno da vecchi campanilismi ormai superati”.