RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
I lavori di costruzione della coalizione del centro sinistra, finalizzata alla creazione di una proposta politico amministrativa per la guida di Siderno, sono partiti a luglio 2014 su iniziativa del PD di Siderno e sono stati da subito condivisi con il movimento Siderno Libera.
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Agli incontri di luglio ne sono seguiti altri, allo scopo di allargare la coalizione, estendendola anche al Centro Democratico, altra sola forza partitica, al tempo, di csx, presente sul territorio sidernese.
Dopo la pausa estiva, i lavori della coalizione sono ripresi con continuità, salvo la sospensione durante le elezioni regionali.
Il normale evolversi della dialettica all’interno del gruppo così formato, una volta stabilito un comune regolamento, avrebbe dovuto prevedere il passaggio delle primarie per la scelta del candidato a sindaco, dato che all’interno della coalizione si erano delineate due mozioni programmatiche con altrettante figure di prestigio che ne rappresentavano l’essenza.
Il Partito Democratico aveva avanzato una proposta che, oltre che all’apertura alla società civile, era improntata anche al rinnovamento generazionale ed alla netta rottura col passato.
Questa proposta era incarnata ed inscindibilmente legata alla figura del dott. Mimmo Mammì ed alla stessa, il PD aveva lavorato per oltre un anno, assieme e parallelamente al candidato a sindaco, sulla cui identità, per ovvie ragioni di opportunità politica, si era deciso di mantenere il riserbo fino all’assemblea dell’8 gennaio 2015.
Le primarie, in un siffatto contesto, lungi dall’essere considerate un marchio identitario del PD o del Csx, avrebbero invece dovuto rappresentare il naturale strumento di democrazia diretta inteso a sottoporre, ai potenziali sostenitori della coalizione, la scelta tra due diverse mozioni, correlate ad altrettante linee strategiche e programmatiche.
Purtroppo però, questo diritto fondamentale, questa importantissima possibilità di scelta, è stata volgarmente strappata ai cittadini di Siderno.
Qualcuno, purtroppo, scegliendo la strada antidemocratica ed antigiuridica della minaccia all’incolumità fisica e familiare di un uomo per bene, ha vigliaccamente cercato di privare il Circolo PD di Siderno di rendere concreta la sua proposta politica e, di conseguenza, anche i cittadini di esprimersi su quella stessa proposta.
Attentando in questo modo al più alto principio costituzionale, quello della possibilità del popolo di esprimere liberamente il proprio voto.
Successivamente, il Circolo del Partito Democratico di Siderno, con grande senso di responsabilità e convinto della necessità e dell’urgenza di tornare a vedere la propria città nuovamente guidata da rappresentati eletti democraticamente dai cittadini, ha ritenuto prevalenti la necessità e la responsabilità di tenere unita la coalizione di csx, coalizione dal PD fortemente voluta e che, per la prima volta a Siderno, vede tutte le forze del csx arrivare unite alle elezioni.
Cionondimeno, convinti della bontà del programma e della necessità di fissare alcuni punti fermi, come ad esempio
– la netta discontinuità con il passato (intesa come la non presenza di soggetti che hanno in precedenza rivestito importanti ruoli di governo o comunque di rilevanza operativa);
– la più assoluta efficienza, economicità e trasparenza in tutti gli atti e procedimenti, sia interni (gestione ed allocazione del personale, servizi in house, assistenza e risposte al cittadino) che esterni (appalti, gare pubbliche, finanza a progetto ….. etc…).
Riguardo, infine, alle recenti proposte di modifica, maturate peraltro anche al di fuori della coalizione, con particolare riferimento all’ipotesi di una lista unica, il PD si è pronunciato in maniera sfavorevole, ritenendo tale soluzione, palesemente inadeguata alle esigenze di una cittadina di 18.000 abitanti.
L’idea della lista unica infatti, oltre all’evidente finalità di depotenziare e marginalizzare i partiti più strutturati, come è appunto il Partito Democratico, si rivela manifestamente inidonea a garantire una adeguata rappresentanza democratica per una realtà cittadina come Siderno, atteso che lo stesso TUEL, per i comuni con più di 15.000 abitanti, ha già previsto il doppio turno.
Concludendo dunque, il PD ha ritenuto essere un proprio dovere quello di tenere in vita la coalizione così faticosamente creata, parallelamente all’impegno nel garantire, all’interno della stessa il necessario processo di cambiamento ed il conseguente perseguimento del benessere di Siderno e dei Sidernesi.