RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Gentile Sindaco, Carissimo Collega, Siamo i Sindaci dell’Unione dei Comuni Valle del Torbido e seriamente, ma con onesta intellettuale intendiamo contribuire al dibattito che hai avviato sulla “Città Metropolitana”.
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Comprenderai, dal ruolo con il quale ci presentiamo, che non siamo avversari dei processi di riorganizzazione degli Enti Locali, anzi, tutt’altro, ne siamo stati e ne siamo pionieri e artefici.
Tuttavia, il processo che scaturisce dalla “legge Del Rio” non è privo di elementi contraddittori. Una norma che tocca nella carne viva un terzo dei Cittadini di questo nostro Paese, circa 16 milioni di abitanti.
La caratteristica di questa fase politica è, come molti provvedimenti di questo momento storico, la fretta, la rapidità, l’accelerazione. A danno della razionalità, del dialogo, dell’ascolto e dell’adeguatezza. Vi sono molteplici ragioni, nell’attuale momento storico, per ritenere che la società nella quale viviamo, si appresta a subire cambiamenti profondi, anche nelle sue caratteristiche strutturali. Essa diventa sempre più complessa e si specializza sempre di più. Nessuno possiede la ricetta magica. Ogni risposta deve adattarsi alle realtà territoriali. Nulla che sia calato dall’alto può rappresentare la migliore opportunità.
Si cancellano le Province, senza valutare il ruolo delle Regioni e senza valutare che queste ultime si sono allontanate e si allontaneranno sempre di più dalle istanze di Governo locale. Si istituiscono cosiddette Città Metropolitane, senza un briciolo di corrispondenza con quelli che sono i criteri che le stesse città dovrebbero avere, senza un dibattito con le rappresentanze locali, solo per rispondere alla esigenza di fare un regalo ad un ras locale. Uno studio del CENSIS, (Il Governo delle aree metropolitane in Europa) al quale ti rimandiamo per brevità, mette in risalto gli anacronismi presenti nella legge Del Rio.
Il 2014 è trascorso nel nostro territorio, la Valle del Torbido, con sei Sindaci che hanno, in maniera convinta, portato a compimento il processo istituzionale costitutivo della Unione dei Comuni. Primo esperimento nella nostra Provincia e tra i pochissimi in Calabria. Siamo stati accompagnati, in questa delicata fase, da tecnici del Ministero degli Affari Regionali, guidato da Maria Carmela Lanzetta. Non senza difficoltà e affanni siamo pronti a convocare il primo Consiglio dell’Unione, al quale ti inviteremo a partecipare. Sono già pronti gli strumenti burocratici per avviare l’unificazione del Servizio di Polizia Municipale e del Servizio Economico Finanziario. Gli altri Servizi e Funzioni seguiranno a breve. Mettere insieme le scarse risorse residue per fare fronte comune alle vecchie e nuove istanze dei Cittadini.
E’ evidente, quindi, che non siamo aprioristicamente contrari a norme che rivedano le aggregazioni degli Enti Locali. Ci spaventa il metodo seguito e l’indirizzo generico che ne è seguito.
Ma tant’è! Se la Corte Costituzionale, interpellata dal ricorso di quattro Regioni, dovesse comunque approvare l’impianto della Legge così com’è, né prenderemmo atto.
Se realmente vogliamo che la Città Metropolitana sia autenticamente includente e non “Reggiocentrica” due temi su tutti avranno necessità di essere portati all’attenzione di questo nuovo Ente: la programmazione Urbanistica, i trasporti e la mobilità delle persone e delle merci, il sistema della sanità e quello del ciclo dei rifiuti. Lasciamo, al momento, solo il titolo dei temi, rinviando ad altre occasioni di dibattito per l’approfondimento, confidando nel fatto che, come Sindaco della più grande Città della Calabria, ti siano chiari ed evidenti le dimensioni delle questioni ed i gravi ritardi che gli Enti Locali scontano per propria responsabilità, ma soprattutto per responsabilità di chi aveva ed ha il compito della Politica di indirizzo su entrambe le questioni.
Un plauso sincero e convinto alla iniziativa che hai organizzato, che però si scontra con gli interventi finali dei Consiglieri Comunali di Reggio Calabria. A parte le imprecisioni che denotano superficialità e pressappochismo nell’analisi della Legge, l’idea stessa che ci sia una “Commissione”, già precostituita, con il compito di predisporre una proposta da mettere al vaglio dei comuni della Provincia, fa a pugni con le intenzioni dichiarate e richieste di un vero coinvolgimento di quella che è l’attuale Provincia. Se “Commissione” deve essere è bene che questa sia composta considerando prioritaria la rappresentanza vera degli Enti Locali tutti. D’altronde, era proprio la stessa Legge Delrio a prevedere che alla redazione dello Statuto della Città Metropolitana provvedesse un’apposita “Conferenza statutaria” eletta e composta da sindaci e consiglieri comunali dei Comuni facenti parte nel territorio della Città stessa. Pensavamo che l’incontro dello scorso 14 febbraio fosse stato convocato proprio per decidere l’istituzione di una sorta di conferenza statutaria “di fatto”, incaricata, anche dopo la formale abrogazione della norma di legge che la prevedeva, di redigere in maniera condivisa l’atto fondativo della nuova realtà istituzionale, con il coinvolgimento di tutti gli Enti locali interessati e delle rappresentanze Associative di tutte le Aree geografiche del nostro territorio provinciale. Ci siamo, invece, dovuti ricredere, percependo che siamo stati convocati solo per ricevere comunicazione di un percorso già avviato, al quale dovremmo supinamente dire sì senza poter in alcun modo parteciparvi dall’interno. Riteniamo inopportuno questo atteggiamento, e non ci esimiamo dal rilevare in modo costruttivo tale inopportunità.
Carissimo Sindaco, le preoccupazioni che abbiamo accennato sono solo alcune, molte altre ce ne sarebbero. Ti chiediamo, quindi, di approcciarti a questa materia con la massima serenità e libero da condizionamenti. Siamo certi, infatti, che solo e soltanto se prevarrà la logica feconda della corresponsabilità faremo passi in avanti, altrimenti, specie noi distanti, saremo destinati a soccombere, ma prima, però, lotteremo con tutte le nostre forze e con tutta la passione che possediamo.
Salvatore Fuda – Sindaco di Gioiosa Ionica
Salvatore Leoncini – Sindaco di Grotteria
Domenico Vestito – Sindaco di Marina di Gioiosa Ionica
Giorgio Imperitura – Sindaco di Martone
Antonio Longo – Sindaco di Mammola
Pino Vumbaca – Sindaco di Gioiosa Ionica