di: Questura di Reggio Calabria – Ufficio Stampa
REGGIO CALABRIA – Prosegue, senza soluzione di continuità, l’attività della Polizia di Stato di contrasto e repressione dei reati commessi in occasione delle manifestazioni sportive svoltesi nella provincia reggina.
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In data 07.02.15 è stato emesso il divieto di accedere alle manifestazioni sportive (D.a.spo) per la durata di cinque anni nei confronti del Presidente della società di calcio “Nuova Rosarnese” del comune di Gioia Tauro (RC) che milita nel campionato di 1^ Categoria. Il presidente, durante l’intervallo dell’incontro di calcio del 25.01.15 tra detta squadra e quella del “San Ferdinando”, si era reso responsabile di minacce nei confronti dell’arbitro finalizzate ad ottenere la vittoria per la propria squadra nonché di aggressione al Presidente della “San Ferdinando”. Allo stesso è stato prescritto, altresì, l’obbligo di presentazione presso gli uffici di Polizia per la durata di tre anni.
In data 10.02.15 un altro provvedimento di d.a.spo. per la durata di due anni è stato emesso nei confronti di CORDI’ Riccardo Francesco, nato a Locri (RC) il 08.02.1996, figlio del defunto Cosimo cl.’51, ucciso nel corso della faida di ’ndrangheta che ha visto contrapposte nel territorio di Locri (RC) le famiglie mafiose dei “CORDÌ ” e dei “CATALDO”. Il CORDI’, durante l’incontro di calcio del 02.02.15 tra la squadra del “Locri” e quella della “Serrese” si era reso responsabile di lancio di fumogeni all’indirizzo sia dei giocatori di quest’ultima squadra che dei Carabinieri di servizio allo stadio nonché di oltraggio al personale della Polizia di Stato. Al CORDI’ è stato prescritto, altresì, l’obbligo di presentazione presso gli uffici di Polizia per la durata di due anni.
Infine, sono stati emessi il 14.02.15 ben cinque provvedimenti di D.A.SPO. per la durata di un anno e mesi sei nei confronti dei tifosi della squadra di calcio del “LOCRI”, durante due incontri di calcio del campionato di “Promozione” disputati il 2 e il 22 novembre 2014 contro il “Marina di Gioiosa Jonica” e in data 22 la “Bagnarese. I cinque tifosi del Locri, alla cui individuazione si è giunti anche attraverso la registrazione dei filmati da parte del personale della Polizia Scientifica, si sono resi responsabili di possesso, accensione e lancio di artifici pirotecnici e materiale pericoloso. In particolare in data contro”. Agli stessi è stato prescritto anche l’obbligo di presentazione presso gli uffici di Polizia il cui procedimento di convalida dalla competente Autorità Giudiziaria è tutt’ora in corso.