RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO LETTERA DEL SINDACO DI CAULONIA AL GOVERNATORE DELLA CALABRIA
Ill.mo Presidente, apprendo, con una semplice lettera raccomandata da parte della Direzione Poste Italiane, della chiusura dell’ufficio postale di Campoli.
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Ritengo che Poste Italiane, incurante di ogni elementare regola di corretto rapporto con la Pubblica Amministrazione, nonostante sia finanziata per buona parte con denaro pubblico, non possa procedere alla chiusura di un presidio importante come l’ufficio postale con una semplice raccomandata al Sindaco del Comune.n Inoltre ritengo che, prima di prendere decisioni così importanti che vanno ad incidere fortemente sui territori, sarebbe stato opportuno coinvolgere l’ Amministrazione Comunale di Caulonia.
Di fronte a questo atteggiamento, la politica non può stare a guardare perché poste Italiane è pure di proprietà dello Stato, e lo Stato non può lasciare territori disagiati privati di un servizio così essenziale.
Il tutto avviene in un momento storico in cui agli Enti locali vengono chiesti sacrifici che vengono vanificati con continue sforbiciate ai servizi.
E’ inaccettabile che gli interessi sociali devono essere costantemente sottomessi alla assidua ricerca dell’utile.
Negli ultimi 15 anni l’entroterra di Caulonia, che ricordo essere il terzo comune per estensione della provincia di Reggio Calabria, è stato completamento privato di servizi essenziali quali Scuole e Guardie mediche.
La chiusura dell’ufficio postale di Campoli rappresenta l’atto finale di una parabola che comporterà il definitivo abbandono dell’entroterra da parte dei cittadini con conseguente crisi sociale ed economica di tali territori.
C’è anche da dire anche che il danno maggiore, considerate le distanze e le difficoltà logistiche, è rivolto alle fasce più deboli della popolazione costituita soprattutto da anziani.
Privare i cittadini di un servizio pubblico che supporta in modo determinante il sopravvivere di tutto il nostro entroterra, significa infliggere un colpo mortale a una comunità già abbastanza svantaggiata.
Il mio plauso va al Consigliere Regionale Romeo, capogruppo PD in Consiglio Regionale, che ha proposto un ordine del giorno in merito ed al Consiglio Regionale tutto che ha approvato all’unanimità la proposta di adottare ogni iniziativa ed impedire che ciò avvenga.
Mi auguro Signor Presidente che questa non rimanga agli atti come una semplice delibera del Consiglio Regionale, ma possa comportare una sospensione del provvedimento adottato da Poste Italiane e che possa avviare una discussione con gli Enti locali che hanno certamente una conoscenza maggiore dei territori e delle loro esigenze.
Mi attiverò affinchè venga convocato un Consiglio Comunale che possa determinarsi nella stessa direzione della delibera di giunta del Consiglio Regionale in modo tale che unendo le forze si possa far sentire la nostra voce a chi di competenza.
Ringrazio personalmente le organizzazioni sindacali UIL-POSTE CALABRIA, LSC CGL e SPI CGL che si sono schierate apertamente con Noi in questa battaglia, consapevoli che queste scelte incidono negativamente nelle piccole realtà come le nostre creando grande disagio territoriale in una popolazione composta prevalentemente da anziani pensionati.