DALL’ASSOCIAZIONE GENTE IN ASPROMONTE RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Il percorso scelto per questa tranquilla escursione, si snoda nell’area collinare del paese di Casignana, toccando siti di interesse naturalistico e storico esistenti tra Monte Varet e i Pianori di Campolico. Qui le rocce strapiombati sul torrente Butramo, gli ampi terrazzamenti, i sentieri e le strade panoramiche che si susseguono, con la forte macchia di rovere e la caratteristica macchia mediterranea, sono tra gli ambienti più incantevoli che la natura abbia voluto regalarci.
{loadposition articolointerno, rounded}
Si parte dal rifugio “Bongiorno” seguendo un viottolo tra le rocce; arrivati al vallone “Saitta”, (la valle sottostante è denominata Stalle) lo si attraversa e, salendo fra massi di arenaria, incrociamo una condotta dell’acqua potabile. Da qui proseguiamo sempre in salita fino alla contrada “Marcatu du Porcariu” e, dopo qualche minuto, giungiamo ai piani di “Gianvittorio”, terrazza naturale che sovrasta la valle della fiumara Bonamico; attraversiamo una piccola pineta costellata di piante di cardi, fino ad incrociare una pista in terra battuta. Al bivio (segnavia destro) seguiamo la sterrata tra le querce, che ci porta ai “Piani du Pracusu” e, dopo qualche metro, ad un grande masso di arenaria (Puntuni du Zonu) posto a strapiombo sulla valle sottostante (Valle Zonu). Da qui la vista può spaziare a 360°, consentendo di godere di un panorama mozzafiato (fiumara Bonamico, innesto affluente Butramo, Valle delle Grandi Pietre e tutta la dorsale dello Zomaro). Dopo l’obbligatoria breve sosta per ammirare il panorama, proseguiremo in salita, seguendo un viottolo tra sculture arboree “crapigne”, fino ad arrivare ad un ripetitore tv; da qui, lambendo lo strapiombo che sovrasta il Butramo, e camminando su un masso compatto di arenaria (Area di Prachi), incontriamo una sterrata che ci porta alla strada che conduce al Casello “Varet”, svoltiamo a destra e, superato il “Vallone du Surici”, dopo alcuni minuti arriveremo all’area Pic-Nic (contrada Biveri) dove vi è la possibilità di rifornirsi di acqua potabile. Ripartendo incontriamo una grande quercia (segnale destro), giriamo a sinistra, salendo in un canalone, fino ad arrivare ad un palmento a due vasche; proseguendo attraversiamo un piccolo torrente ed incontriamo il 2° palmento (piccolo monovasca). Proseguiamo fra le querce e, prendendo una stradella in salita a sinistra, arriviamo ad un pianoro (Fossa di Grigliari) dove predominano asfodeli, rose d’inverno, querce e lecci e vi è un piccolo palmento monovasca; ritornando indietro di qualche metro, troviamo un secondo palmento. Scendiamo poi, costeggiando per qualche metro un torrentello, poi, seguendo un viottolo a sn. tra le querce, arriviamo ad un poggio alberato (Piano di “Farmeni”); da qui proseguiamo seguendo la strada asfaltata fino al cancello. Lasciati i piani di “Varet”, entriamo nell’area amministrata dal Comune di S. Agata del Bianco e, seguendo una sterrata, incontriamo una fontanella “Acqua da Praca”, procediamo costeggiando una recinzione metallica fino ad incontrare una seconda fontanella “Acqua du Mirigliu”. Aggirata la recinzione, proseguiamo in discesa a sinistra tra le piante di leccio, fino ad incrociare un torrentello “Vallone Simuni”, lo attraversiamo e dopo poco arriviamo al Passo “du Cavaleri” e quindi ad un punto panoramico dal quale si possono scorgere le tumultuose acque del Butramo. Saliamo seguendo il segnavia a sinistra per breve tratto, poi scendiamo a destra incrociando il vallone “da Viti”, qui il sentiero si fa stretto e sdrucciolevole e bisogna prestare attenzione. Proseguiamo, seguendo i segnavia, tra salite e discese in uno stupendo bosco di leccio, fino ad arrivare in contrada “Zifrò” dove, superato un torrentello, vi è un enorme roccia di arenaria e quindi la fontana di “Zifrò”. Saliamo poi a sinistra e, dopo alcuni minuti, arriviamo ad un pianoro “contrada li Gudici”, dove prendiamo una sterrata che ci conduce alla contrada “Minosciu”; scendendo, dopo un breve tratto, arriviamo ad una presa per l’acqua “contrada Zimbi i Cicciaregliu”. Continuiamo in discesa e, dopo 500 metri, salendo a sinistra, incrociamo il bivio “contrada Due Arie”, che porta all’altopiano di Campolico. Al bivio giriamo a sinistra, seguendo la strada per circa 2 Km, fino al Casello Forestale di Campolico. Qui faremo una breve pausa per il pranzo, e quindi proseguiremo per il villaggio Campolico; poi, seguendo la strada per circa 2,5 Km, incontreremo un bivio, dove svolteremo a sinistra, prendendo una sterrata tra i campi coltivati. Arrivati ad un cancello, seguiamo i segnavia andando a destra e costeggiando una recinzione, fino ad incrociare un viottolo (Passu i Cola i Lupu”, dove si scende, lasciando a destra una grande roccia, fino alla recinzione in filo spinato. Attraversatola, si continua tra le querce, fino al segnavia (oleastro), continuando in discesa sul crinale (Serru Rovettu), fino ad incrociare la strada rotabile che ci riporterà al punto di partenza.