di Francesca Cusumano
LOCRI- E mentre ieri mattina a Palazzo di Città hanno preso servizio 22 lavoratori in mobilità in deroga con contratto di collaborazione per la durata di sei mesi, grazie ad un accordo stipulato dall’Ente con la Regione Calabria, da lunedì scorso invece, non appartengono più all’Ente i 15 lavoratori Lsu/Lpu.
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La Regione Calabria infatti, non ha prorogato la convenzione per i progetti in essere, la cui scadenza era stata fissata al 28 febbraio. Una nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 30 dicembre 2014, autorizzava “la Regione all’utilizzo del fondo sociale per l’occupazione e formazione solo per i mesi di gennaio e febbraio 2015”.
Sebbene l’Amministrazione il 30 dicembre, avesse inviato richiesta (ricorrendo al decreto interministeriale dell’8 ottobre 2014), del fabbisogno finanziario necessario alla contrattualizzazione per un anno, dei lavoratori impegnati in attività socialmente utili e di pubblica utilità, richiedendone l’autorizzazione alla competente Commissione per la Stabilità Finanziaria degli Enti Locali, il Ministero dell’Interno ha però emesso parere negativo. Mancata contrattualizzazione che come spiegato qualche giorno fa dal sindaco Calabrese, dall’assessore al Personale Sainato e dal segretario generale Scuglia è riconducibile ad un “buco” nella normativa che “non ha previsto alcuna deroga per i Comuni che hanno dichiarato l’eccedenza di personale, in situazione di predissesto, circa la possibilità di stipulare contratti a tempo determinato”.
Da ciò, l’Ente comunale con relativa delibera di giunta (la n° 23) ha sospeso l’utilizzo dei 15 Lsu/Lpu sino alla comunicazione da parte della Regione Calabria –Dipartimento Lavoro- di prosecuzione dei progetti in essere. Al contempo, l’Amministrazione ha provveduto ad anticipare ai lavoratori le somme a copertura delle mensilità di gennaio e febbraio.