di Pasquale Rosaci
BOVALINO – La tanto attesa decisione del Prefetto di Reggio Calabria sullo scioglimento o meno del Consiglio Comunale di Bovalino non è stata ancora resa nota ma, in paese, è già iniziata la spasmodica corsa al “candidato”. Tutti i dream team della politica non hanno perso tempo e sono già pronti sui nastri di partenza per darsi battaglia. La domanda che in questi giorni corre lungo i vicoli, dietro gli angoli delle strade e dentro le sale ritrovo dei tanti esercizi pubblici è sempre la stessa: “come risponderà questa volta il paese alla vigilia di una probabile tornata elettorale che si presenta sin d’ora forte, cruenta e dispendiosa ?”.
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Tutti, a cominciare dai candidati alla carica di primo cittadino si agitano come se fossero stati morsi dalla tarantola: scalpitano appunto i candidati a sindaco, fremono i candidati a consigliere e si sfregano le mani (nel caso di vittoria) i candidati ad Assessore, tutti che affilano le lame per tagliare a fette la “torta comunale” come se questo fosse un dolce prelibato.
Gli unici che non esultano di gioia sono gli incolpevoli cittadini che, al contrario, tremano al solo pensiero di ciò che gli toccherà sopportare nel periodo pre-elettorale. D’altronde, che il momento sia di grave difficoltà sociale, culturale e ancor più economico è palpabile nell’aria, la popolazione vive giornalmente con il fiato sospeso perchè l’aumento delle imposte già in vigore o l’introduzione di nuove tasse è sempre dietro l’angolo a fronte di servizi che invece latitano e lasciano il paese sempre più in un degrado che solo un cieco potrebbe non vedere.
Ma perchè c’è questa sete di potere e di attaccamento alla poltrona che stravolge fino all’inverosimile l’animo umano ? La risposta è semplice: chi amministra e governa “decide”, perchè è li che vengono rilasciate concessioni ed autorizzazioni varie, che si elaborano e pianificano i piani strutturali e che si decidono quali devono essere le priorità del territorio. Inoltre, un ente seppur piccolo, dispone di posti di lavoro, chi gestisce e controlla può decidere sull’impiego dei lavoratori socialmente utili, può bandire (e curare, quindi, i propri interessi) i concorsi per l’arruolamento di vigili urbani che sono di fondamentale importanza in materia di edilizia ed urbanistica.
Le previsioni, comunque, dicono che anche questa volta Bovalino dovrà fare i conti con non meno di 5 liste (con un totale quindi, di almeno 64 candidati tra sindaci e consiglieri) che frammenteranno e non poco il voto, ed è per questo che nelle famiglie più numerose (e quindi di maggior peso nella corsa elettorale) si sta vivendo un’attesa spasmodica per cercare di capire quanti e quali familiari o parenti avrà in competizione ognuna di esse.
Nel frattempo i candidati alla poltrona di Sindaco, come in una partita a scacchi, stanno facendo le prime mosse per cercare in tutti i modi di accaparrarsi i “pezzi migliori” che il mercato offre; ovviamente nessuno parte già con la vittoria in tasca, ecco perchè il certosino lavoro di alleanze che sta avvenendo in questi giorni, alla resa dei conti risulterà determinante. Si tratterà ovviamente di mettere insieme non solo le persone ma soprattutto i programmi che devono tener conto non solo dei limiti della spesa e della gestione dell’ordinaria amministrazione ma soprattutto della capacità di calamitare le risorse messe a disposizione dagli Enti Istituzionali e soprattutto dalla comunità europea per favorire lo sviluppo e la crescita dell’intero territorio.
Quindi, l’avvicinarsi della fatidica data (nel caso si voti), fa sì che le carte in tavola vengano sapientemente rimescolate da chi vuole pareggiare i conti per poter ripartire da zero come se nulla fosse accaduto ed il tempo si fosse fermato. Questa è la tattica usata spesso da coloro che si sono passati e ripassati il “testimone” del Comune negli ultimi 35 anni e la cosa non è esclusa che possa accadere nuovamente da qui a poco. Intanto c’è da registrare che nel panorama politico bovalinese, si sono affacciati nell’ultimo anno, vari gruppi che sotto la parvenza di “movimenti civici” nascondono in realtà il loro colore e la loro natura politica, è il caso di Agave (centrosinistra), che proprio in questi giorni ha inaugurato il proprio sito internet che mette in evidenza il programma e raccoglie le proposte dei cittadini per portare avanti un discorso di “buona politica”, di Nuova Calabria (centrodestra) e di un terzo gruppo che sta per svelare a breve i propri connotati.
A questi si aggiungono le classiche “variabili” rappresentate dai vecchi esponenti che hanno governato il paese nei diversi anni e che non pensano affatto di sotterrare l’ascia anzi, cercano in tutti i modi di rendersi indispensabili per far quantomeno da ago della bilancia per passare poi alla cassa ed esigere così il loro prezioso costo. Adesso tutti sventolano la bandiera del “nuovo” e si ergono a paladini della democrazia, ma in realtà se andiamo a sbirciare tra le righe, di nuovo c’è veramente poco, quasi ogni squadra deve fare i conti con il passato (e quasi sempre è un passato “da dimenticare”) e non è certamente di questo che Bovalino ha bisogno. Per rinascere, la cittadina jonica ha bisogno che vengano riscritte le regole della buona amministrazione (assenti fino ad ora), deve aprire le porte alla innovazione (lasciandosi alle spalle gli stereotipi del passato) e deve realmente abolire la concentrazione del potere ed i privilegi dei rappresentanti. In questo momento la buona politica soffre di solitudine perché sta indebolendosi la partecipazione, solo superando l’indifferenza, coinvolgendo i più giovani, stimolando la partecipazione si può recuperare il senso civico di appartenenza ad una stessa comunità per fare realmente il “bene comune” della società civile.