DA SALVINO MARANDO PORTAVOCE DEL COMITATO POLITICO APARTITICO DI ARDORE RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
ARDORE – Ormai è ben noto agli addetti ai lavori, ma anche a molti cittadini, che da più di un mese ha preso vita ad Ardore, in prospettiva delle imminenti elezioni per il rinnovo del consiglio comunale, se pur ancora il comune di Ardore non viene menzionato tra quelli che andranno al voto il 31 maggio, un Comitato Politico apartitico, aperto a tutti i cittadini, composto da circa 30 ardoresi, età variegata, per lo più under 45, ed estrazione politica differente. Il comitato si presuppone l’obiettivo di condizionare “culturalmente” l’azione politica locale; con le proprie idee, con le proprie risorse umane e tenendo la barra dritta rispetto ad un’idea di rinnovamento, non anagrafico ma mentale, che viene troppo spesso enunciata da tutti, ma messa in pratica da pochi.
{loadposition articolointerno, rounded}
Se pur esso si guarda attorno con attenzione, rispetto alle vecchie compagini locali che si sono contrapposte negli ultimi vent’anni, cresce giorno dopo giorno l’idea di costituire una squadra con al centro il comitato, e non con esso nel ruolo di comparsa. A tal proposito, e proprio per questo probabilmente, nei giorni scorsi si è preferito, per scelta del comitato, di non condividere più il percorso con alcuni dei componenti della prima ora perché la forza del comitato politico è proprio nel non essere “contro” nessuno, di non avere preclusioni, di non avere idee già precostituite, di tenere alla stessa debita considerazione sia la possibilità di correre soli, che di allearsi, fermo restando i principi ispiratori dell’aggregazione. Altri avevano invece idee ben più definite, legittime e lecite, ma il metodo a parer nostro non era condivisibile. Comunque, come nella natura, ad ogni potatura la pianta cresce più rigogliosa e così il comitato in pochi giorni è continuato a crescere in qualità e quantità, aprendo per il paese prospettive politiche inedite. Stiamo già lavorando a stilare una serie di idee\progetto che potranno essere il nostro programma elettorale, o quello anche di altri, di chi vorrà condividere con noi questo progetto di rinnovamento sociale del paese. L’unico modo per riavvicinare i cittadini alla politica è coinvolgerli realmente, non solo col facsimile elettorale la settimana precedente le elezioni.