di Ufficio Stampa “Il volo”
SIDERNO – Le notizie che leggiamo sulla stampa circa l’impegno della Regione nella ricostruzione del Lungomare della nostra città e nella protezione della costa, parola dell’assessore ai Trasporti, De Gaetano, ci rendono felici. E anche ottimisticamente speranzosi. Come non esserlo, felici e speranzosi, constatando la sensibilità, per altro doverosa anche se in passato assai spesso disattesa, che l’Ente Regione dimostra nei confronti di un problema serio che riguarda non solo Siderno ma tutta la Locride? Se così è, e non c’è motivo di dubitare della parola dell’assessore, il futuro di Siderno potrebbe apparire più roseo e sereno anche alla luce di qualche affermazione convinta secondo la quale le delibere relative al finanziamento dei costi per la ristrutturazione e la salvaguardia del lungomare sarebbero imminenti.
{loadposition articolointerno, rounded}
Ci preoccupa un po’, lo diciamo sinceramente, lo strombazzamento che si fa o si tenta di fare intorno all’argomento, come se l’intera vicenda fosse “cosa nostra”, insinuando anche, neanche tanto velatamente, che il merito di tutto sarebbe da attribuire all’interessamento di qualche santone di turno e compagnia in grado di muovere, loro soli, per affinità politiche e partitiche, la reattività regionale e la conseguente azione riparatrice. Insomma una assurda pretesa di “paternità” che, soprattutto per una devastazione causata da disastrosi eventi naturali, non può e non deve esistere. Non sta né in cielo, né in terra.
Crediamo che la Regione Calabria, provvedendo, come pare abbia intenzione di fare, alla riparazione del lungomare di Siderno e alla protezione della costa antistante, come è stato fatto da qualche decennio sul Tirreno, farà il suo dovere istituzionale. Ci rifiutiamo di credere ad una strisciante insinuazione prettamente elettoralistica secondo la quale la Regione Calabria provvederebbe ai lavori sul lungomare di Siderno sol perché sollecitata da una ben definita parte politica. Se malauguratamente così fosse, ma non vogliamo neanche pensarlo, saremmo veramente messi in modo pessimo e faremmo bene a cambiare regione.