LOCRI – Il personale della Guardia Costiera di Siderno in collaborazione con gli uomini dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica, nell’ambito delle attività di verifica su tutto il litorale di giurisdizione, ha portato alla scoperta di un pescatore sportivo, che nelle acque antistanti il lungomare di Locri (RC), effettuava la pesca munito di attrezzi da pesca professionali.
Si provvedeva alla contestazione dell’illecito amministrativo per un importo pari a 1000,00 euro ed al sequestro di una rete “da posta” di oltre 50 mt.. “L’operazione odierna si inquadra nella più ampia attività condotta dalla Guardia Costiera di Roccella Jonica tesa alla repressione della pesca “illegale” e delle attività esercitate in danno dell’eco sistema marino. A tal proposito va evidenziato che la pesca sportiva, ben diversa da quella professionale rivolta a coloro che hanno una regolare licenza di pesca, detta alcuni limiti regolamentati dalle vigenti normative in materia tra cui l’Ordinanza n° 25/2012 del Capo del compartimento marittimo di Reggio Calabria, consultabile online sul sito istituzionale della Guardia Costiera. Tra gli attrezzi annoverati vi sono: canne da pesca (in numero non superiore a 5 per ogni pescatore ed armate con non più di 3 ami), coppo o bilancia, con lato superiore a 6 metri, ghiaccio o rezzaglio o sparviero, di perimetro non superiore a 16 metri, lenze morte, bolentini e correntine, armate con non più di 6 ami, lenze e canne per cefalopodi, rastrelli da usare a piedi, lenze a traino, da superficie e da fondo e filaccioni, nattelli, fiocine a mano, palangari fissi o derivanti armati con non più di 200 ami per ogni imbarcazione, nasse, in numero non superiore a 2 per ogni imbarcazione. La pesca “sportiva” ovvero non professionale è vietata con l’utilizzo di reti trainate, reti da circuizione, ciancioli, draghe, reti da imbrocco tirate da natanti, draghe meccanizzate, tramagli e reti da fondo combinate nonché di palangari per la cattura di specie altamente migratorie (pesca spada, tonno rosso, etc.). Qualsiasi fonte luminosa è vietata ad eccezione di una lampada per la pesca con la fiocina. L’Ufficio Circondariale Marittimo di Roccella Jonica continuerà a tenere alta la guardia sulle attività marittime, comprese quelle che attengono alla pesca, onde evitare comportamenti illeciti come quelli descritti nell’anzidetta circostanza”.