di Gianluca Albanese
LOCRI – Ora la misura è colma. L’ennesimo, vile, atto intimidatorio ai danni della famiglia di David Bumbaca e i danneggiamenti a un’auto della Guardia di Finanza, sono episodi gravissimi, deprecabili e che meritano la condanna unanime di tutta una comunità cittadina. Mala tempora currunt dalle nostre parti. Le intimidazioni e i danneggiamenti di Locri fanno il paio con le ripetute – e frequenti – rapine ai danni di commercianti di Siderno. Come organo d’informazione nato due anni e mezzo fa per informare su quanto accade nella Locride da una prospettiva nuova, di chi ama il proprio territorio, siamo stufi di dover dare notizie del genere. E’ il nostro lavoro, certo. Ma siamo stufi di offrire agli occhi di chi, da fuori – e sono tantissimi – ogni giorno ci legge per sapere cosa succede da noi, l’immagine di un territorio afflitto da tanti problemi di microcriminalità, che ormai fa il paio con le ben note e annose problematiche della delinquenza organizzata.
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Non rimane che esprimere concreta vicinanza a chi subisce certi atti delinquenziali, facendo in modo che chi è rimasto colpito non si senta solo. Un presidio di legalità come quello della Guardia di Finanza in pieno centro, nella via più bella di Locri, quella del cinema, del palazzo della Cultura e del bar storico, merita il massimo sostegno dei cittadini per bene. L’indignazione non si può limitare alle “condivisioni” degli articoli e alle frasi scritte sui social network. Idem per i commercianti che ogni giorno si alzano per aprire le proprie attività e devono fare i conti con la crisi, con le tasse da pagare e anche con chi, con un’arma in pugno, pretende di impossessarsi del frutto di un lavoro quotidiano onesto e sacrificante.
Come quello di David Bumbaca, il ristoratore gentiluomo. Che col suo garbo proverbiale accoglie i clienti nei suoi locali e offre sempre quel quid in più a chi da una cena fuori esige qualità, professionalità ed eleganza.
Ora basta. I cittadini devono dare un segnale concreto di vicinanza alle vittime di questi gesti delinquenziali e alle istituzioni che si stanno adoperando per esprimere, anzitutto, il disprezzo verso chi infanga l’immagine della città (sia essa Locri, Siderno, o qualsiasi altro centro della Locride) e vuole offrire un futuro migliore ai propri figli.
Non servono eroi come Libero Grassi, il cui sacrificio umano per essersi ribellato a chi voleva imporgli il pagamento del “pizzo” costituisce tuttavia un esempio da seguire.
Serve che tutti, dal primo all’ultimo dei cittadini, isolino chi delinque e stiano vicini alle vittime. Senza buonismi e ipocrisie. E senza cedere ad alcuna forma di qualunquismo.
Un segnale immediato è arrivato oggi dalla Commissione Comunale per la Legalità, che si è riunita d’urgenza dopo gli ennesimi episodi delinquenziali.
Questo è il verbale dei lavori, diffuso al termine della riunione.
«Questo pomeriggio si è riunita presso il Palazzo di Città la Commissione Comunale Legalità in seguito agli episodi che si sono verificati a Locri negli ultimi giorni, ossia l’atto vandalico compiuto ai danni di una vettura della Guardia di Finanza nonché quello intimidatorio ed incendiario della passata notte ai danni di un imprenditore.
Alla riunione erano presenti il Sindaco della Città di Locri, Giovanni Calabrese, nonché i componenti Antonio Larosa, Francesco Mesiti, Domenica Bumbaca, capogruppo di maggioranza e Nadia Cautela come delegata del gruppo di minoranza. Assenti per cause di forza maggiore e per impegni già precedentemente presi il Presidente Filocamo e Don Mimmo Madonna (del Centro Giovanile Salesiano).
La Commissione esprime piena solidarietà sia al Gruppo della Guardia di Finanza di Locri che all’imprenditore David Bumbaca, il quale più volte negli ultimi mesi è stato colpito da questi atti intimidatori.
La Commissione ha ritenuto opportuno fare un’analisi su quello che è il contesto sociale della Città. Non si nasconde la preoccupazione per quello che sta succedendo, dove episodi ed atti vandalici sporadici non fanno altro che denigrare l’immagine di Locri, ma anche il vivere in tranquillità di una Città che vuole risollevarsi.
La Commissione ha sottolineato più volte che si sta lavorando bene, dimostrando massima fiducia nelle Forze dell’Ordine, che già sono al lavoro per cercare di consegnare alla Magistratura quelli che vengono definiti come “soliti ignoti” dell’atto della passata notte, ai quali viene chiesto un maggiore controllo con una vigilanza capillare del territorio.
Quindi massima solidarietà e vicinanza viene espressa nei confronti di David Bumbaca quale imprenditore giovane e serio, che ha dato molto alla Città di Locri, evidenziandone un’immagine positiva grazie alle sue innovative idee imprenditoriali. L’intenzione è quella di ricevere David Bumbaca presso il Palazzo Comunale, come segno di vicinanza e di solidarietà.
L’Amministrazione Comunale, come la Commissione Legalità, è ben lieta di poter lavorare insieme a tutte le forze positive della città, con quelle che sono le persone oneste. Per questo motivo la Commissione si rivedrà la settimana prossima per sviluppare un piano di interventi per la Città, dando così un segnale forte attraverso messaggi positivi.
Una prima proposta, che verrà avanzata al Presidente del Consiglio Comunale, è quella di poterne discutere appunto in un Consiglio Comunale convocato appositamente.
Un segnale forte nel dimostrare anche che la commissione lavora e lavorerà a stretto contatto con le Forze dell’Ordine e con l’Amministrazione Comunale di Locri».
Fin qui il verbale dei lavori svolti dalla Commissione Legalità.
Ora, ci sarà bisogno di partecipare in massa al consiglio comunale che verrà convocato, presumibilmente in forma aperta, sul tema.
E collaborare fattivamente con le Forze dell’Ordine. Senza mai girare la testa dall’altra parte e senza ipocrisie. Senza soprattutto, demandare a Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza tutta la tutela di un Bene Comune come il vivere civile.
Non c’è bisogno di Prefetti di ferro e superpoliziotti, ma di gente che faccia – come ha sempre fatto – il proprio dovere e che senta la vicinanza e la collaborazione concreta dei cittadini.
Non foss’altro che per il fatto che anche i più bravi e valorosi tutori dell’Ordine vanno e vengono. I locresi, i sidernesi e tutti gli altri abitanti di questo lembo di terra restano.
E hanno la responsabilità di far vivere qui i propri figli. Senza mai essere assaliti dal dubbio che vivere onestamente sia inutile. E che la soluzione migliore per il vivere civile delle future generazioni sia andarsene da qui.