RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Le ultime dichiarazioni dell’ex ministro Maria Carmela Lanzetta non possono passare sotto silenzio. L’affermazione secondo la quale la ‘ndrangheta avrebbe tratto vantaggio dal suo mancato ingresso in giunta regionale è gravissima quanto palesemente infondata.
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Non è consentito, a chi ha prima accettato e poi, successivamente, rinunciato a far parte della giunta, gettare fango sul presidente Oliverio e sul Partito Democratico. Riteniamo che, dopo l’imbarazzante audizione in commissione antimafia nella quale la Lanzetta ha definito il cosiddetto ‘caso De Gaetano’ come politico, non abbia più senso alludere, mistificare ed equivocare utilizzando un linguaggio molto simile a quello che, nel Mezzogiorno d’Italia, è noto come tipico di una cultura mafiosa. Se l’ex ministro Lanzetta è a conoscenza di reati o di qualsivoglia intreccio politico-mafioso lo denunci alla Procura della Repubblica, il resto è un palese tentativo di costruirsi una carriera politico-elettorale che, invece, ha bisogno del lavoro quotidiano e dei consensi. È finito il tempo delle nomine e delle carriere costruite su quell’antimafia di facciata che ha prodotto storture ai danni della Calabria, del Mezzogiorno e dell’Italia intera. La giunta regionale ed il Partito Democratico sono impegnati in un’azione di contrasto, netta e senza quartiere, contro la ‘ndrangheta ed i poteri criminali che hanno affamato la Calabria, come dimostrano i primi provvedimenti della giunta Oliverio e le ulteriori iniziative che saranno messe in campo.
I cinque segretari di federazione del Partito Democratico della Calabria