RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Una tranquilla escursione nel verde, tra olivi e terrazzamenti che ci darà l’opportunità di scoprire le caratteristiche del territorio di Molochio, ma anche le qualità di quello che, a buon diritto, è definito da tutti “l’oro liquido del mediterraneo”. Il Percorso si snoda prevalentemente lungo le tre fiumare Barvi, Pelata e Ceresia, che, grazie all’energia idrica che possedevano, azionavano le ruote di tanti molini, frantoi e altri opifici nel passato, di cui si possono vedere anche oggi i segni.
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Il percorso inizia dal vecchio centro abitato (largo Canale). All’uscita del paese si imbocca una mulattiera immersa tra gli ulivi fino a giungere al torrente Barvi, circa 15 minuti di cammino. Al torrente si segue il corso dell’acqua fino al ponte Barvi ora si lascia il torrente e si passa sopra il ponte si percorre la strada per circa 200 metri per poi pigliare sulla destra una stradella che scende al torrente, seguendo il corso dell’acqua sulla sinistra del greto si incontrano diversi mulini in stato di abbandono. il percorso sul greto è improvvisato da qualche salto per superare i diversi rivoli d’acqua. Percorsi nel torrente circa 1,5 Km si giunge ad un ponte a quattro arcate, passando nella prima a sinistra si svolta a destra e lasciando il torrente si passa sopra il ponte, difronte ad esso è situato un vecchio edificio che ospitava una scuola rurale. Qui presso una fontanina posta sul bordo della strada è possibile fare rifornimento d’acqua. Si percorre questa strada per un centinaio di metri e si giunge al (ponte fiumara Cerasia), si gira il ponte e svoltiamo a sinistra e poi a destra passando sotto il ponte per intraprendere ora una lunga e ben tenuta sterrata lambita da appezzamenti di terra adibiti ad orto. Dopo 1 Km circa si lascia la sterrata e si attraversa il torrente Cerasia su una passerella di fortuna. Si svolta a destra e si percorre ora una stradina asfaltata ornata a sinistra da agrumeti e a destra da ontani e grosse liane che ci si può appendere a mò di Tarzan. Camminiamo per un chilometro circa accompagnati dal rumore dell’acqua che scorre fragoroso nel torrente fino alla tenuta del Duca, un casale in stato precario e di sicuro interesse storico. Da qui si torna sui propri passi per un centinaio di metri dove è possibile superare il torrente su una passerella a scivolo, si svolta a sinistra e si percorre la stradina in terra battuta lasciata in precedenza. Giunti ad un cancello si piglia a destra un vallone (vallone Cucchi) ora asciutto e lo si percorre per circa 300 metri per poi immettersi sulla destra su un labile sentiero che si inerpica nella fitta ed ombrosa boscaglia mista di leccio ed erica. La salita mette a dura prova l’escursionista e dopo circa 20 minuti di zig-zan nella boscaglia si giunge ad una sella dove il sentiero si biforca, noi tralasciamo quello di destra e ci immettiamo sulla sinistra dove il sentiero incomincia ad essere meno irto. Si cammina così nel folto del bosco fino ad una piccola radura (passo Lola) dove, deviando leggermente a sinistra, sull’orlo di una frana è possibile godere di un bel panorama sulla vallata della fiumara Pelata. Tornati sui propri passi si ripiglia il sentiero ora pianeggiante sempre immerso nel folto del bosco di leccio ed erica dove di tanto in tanto si aprono delle belle finestre panoramiche. Dopo circa 20 minuti di cammino si lascia il bosco e si segue un sentiero che zig zagando scende in un uliveto fino al greto del torrente Pelata dove, posto al bordo di un agrumeto è possibile visitare quel che rimane di un antico mulino (mulino Perrna) , forse il più importante della zona per la quantità di prodotto che veniva lavorato. Dopo una breve visita del luogo si supera il torrente Pelata nei pressi dell’imbocco col torrente Barvi e tenendoci a sinistra del torrente si giunge all’omonimo ponte incontrato al mattino. Superato il punte e percorsi circa 200 metri di strada asfalta si svolta a sinistra su una vecchia mulattiera che inizialmente sale in forte pendenza per circa 100 metri per poi divenire pianeggiante che presto ci conduce immersi in un uliveto al punto di partenza