RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO:
Poche ore prima delle 20:30 anche i docenti della Locride hanno deciso di partecipare al flash-mob del 23 aprile 2015 affinchè anche dalla piazza di Locri partisse, contemporaneamente alle altre 100 e più città d’Italia, il silenzioso dissenso al DdL Scuola del Governo Renzi.
{loadposition articolointerno, rounded}
Con un lumino in mano, tenuto acceso per cinque minuti, si sono ritrovate le insegnanti vestite a lutto che, in piazza dei Martiri, con lo slogan “La scuola statale è un patrimonio nazionale da difendere” si sono posizionate in fila come ad un funerale per suscitare coinvolgimento emotivo e partecipazione dell’opinione pubblica per la lenta agonia della scuola statale. Nella “Buona Scuola” c’è qualcosa che proprio non va e tutti sperano che il Governo si accorga dell’assordante silenzio che si leva dalle numerose città italiane, il risultato più sorprendente è stato quello di Roma, dove a manifestare erano oltre 5000 insegnanti.
Dietro al flash-mob non vi è alcuna bandiera sindacale, nessuna sigla, nessun nome di partito, ma solo insegnanti che dal Governo Renzi si aspettano almeno alcuni punti come: recupero dei 200.000 posti tagliati; no alle classi pollaio; l’assunzione di tutti i precari (docenti, educatori e Ata); la riduzione dell’età pensionabile; no alla chiamata diretta del dirigente padrone; tutela per gli organi collegiali e la libertà di insegnamento; no all’abbattimento delle pensioni dopo le liquidazioni; né buona né bella scuola ma scuola sicura; perché con il Ddl di Renzi si completa quella mutazione genetica della scuola pubblica avviata negli anni ’90 con il processo di regionalizzazione e di privatizzazione.
La scuola viene ridotta così ad un cortile di casa di imprese, fondazioni bancarie, sette religiose e di tutti quei soggetti responsabili della grave crisi economica che sta distruggendo salari e milioni di posti di lavoro. Le manifestazioni di protesta dal mondo della scuola sono partite con il flash-mob del 23 e lo sciopero odierno del 24 aprile ma proseguiranno a maggio e oltre se le situazioni non cambieranno.