(ph. Enzo Lacopo)
di Francesca Cusumano
LOCRI-Inizia con un minuto di raccoglimento il civico consesso locrese di questa mattina. Il consiglio infatti, ha dapprima espresso vicinanza alla consigliera di minoranza Davolos per la dipartita della madre per poi ricordare Paolo Liò, già assessore del Comune, recentemente scomparso.
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Ma è quando stanno per iniziare i lavori che, la seduta viene sospesa per qualche minuto, per un incidente stradale avvenuto proprio nei pressi di Palazzo di Città.
L’assise subito dopo riprende dalla trattazione del primo punto all’ordine del giorno avente per oggetto “debiti fuori bilancio-regolarizzazione delle procedure esecutive per l’importo di euro 6.822,61- riconoscimento di legittimità e provvedimento di finanziamento ai sensi degli articoli 193 e del D.lgs. n° 267/200” cui relaziona l’assessore al Bilancio Raffaele Sainato, spiegando che si tratta di un debito già liquidato che va solo regolarizzato. A seguire, è poi intervenuta la consigliera di minoranza Maria Antonella Gozzi premettendo che il gruppo si sarebbe astenuto dalla votazione del punto, per il quale <<Ci domandiamo-ha chiosato-qual è il metodo di riconoscimento applicato>>. Punto dunque, che passa coi soli voti della maggioranza.
APPROVAZIONE PIANO DI RIEQUILIBRIO FINANZIARIO PLURIENNALE (art.243 bis TUEL)
Punto molto atteso, ha riguardato la proposta di delibera di approvazione della redazione del nuovo Piano di riequilibrio finanziario pluriennale (posta oggi in votazione), una procedura avviata dall’Amministrazione avvalendosi delle recenti disposizioni dettate dalla legge di stabilità 2015, che riconosce ai Comuni (il cui Piano è stato bocciato nell’anno 2014), la facoltà di ripresentarne uno nuovo. L’Amministrazione nei mesi scorsi aveva fatto ricorso, poi rigettato i primi di febbraio dalla Sezione Riunite della Corte dei Conti di Roma che come si ricorderà, non era entrata nel merito del Piano, ma si era fermata ad una valutazione procedurale sui termini dell’ammissibilità; ricorso presentato conseguentemente la bocciatura del Piano nel novembre scorso, per conto della Sezione Regionale di Controllo per la Calabria.
La parola quindi all’assessore al ramo Sainato << Oggi-ha esordito- è un momento importante per la Città perchè ci dà la possibilità di dimostrare al Ministero e alla Corte dei Conti, lo stato attuale dell’Ente. Ringrazio chi ha collaborato in questi mesi per la stesura del nuovo Piano, in modo particolare il segretario generale Scuglia. Abbiamo tentato in tutti i modi di specificare tutti i passaggi di questi due anni di Amministrazione>>. E così il vice sindaco ha ripercorso l’iter che ha condotto all’elaborazione del nuovo Piano, a partire dalla famosa delibera 48/2012 della Corte dei Conti- Sezione regionale di Controllo per la Calabria (che aveva evidenziato una serie di criticità, rilevandone una condizione di squilibrio potenzialmente in grado di provocare il dissesto), fino ad arrivare all’operato del commissario straordinario Crea (e a tutti gli atti conseguiti per aderire alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale) e all’insediamento dell’attuale Amministrazione Calabrese. Sainato ha quindi, illustrato i punti di forza del nuovo Piano <<Abbiamo risposto alle richieste e obblighi di legge, facendo molti tagli. Tutte le richieste della Corte dei Conti sono state affrontate e risolte. I debiti riconosciuti fino ad adesso, sono stati pagati; per gli altri, abbiamo fatto transazioni e ricognizione sentenze. Anche i debiti potenziali (1milione e 400mila euro), sono stati già coperti. Dal punto di vista dei ruoli idrici (fermi per diverso tempo), abbiamo inviato quelli corrispondenti gli anni 2010, 2011 e 2012 e a breve, regolarizzeremo gli altri. Entrate che ci consentiranno di pagare il mutuo trentennale con l’incasso di 10milioni di euro. Abbiamo abbattutto il debito con la Sorical, l’Asp di Reggio Calabria ha versato un acconto di due milioni di euro per i debiti pregressi per la fornitura di acqua all’ospedale di Locri e per la raccolta rifiuti. L’internalizzazione del servizio di raccolta rifiuti, ha determinato un grosso risparmio non solo per l’Ente ma anche per i cittadini. Risparmio riscontrato pure sul piano del personale, con 96 dipendenti (cui 43 part time), e alcuni già in pensione e altri che saranno accompagnati negli anni 2015/2016. Nel nuovo Piano inoltre, non ci sono coperture finanziarie su possibili vendite immobiliari;; l’unico aspetto da regolarizzare è il salario accessorio che negli anni, veniva dato a pioggia. Stiamo incidendo anche su residui attivi e passivi. Stiamo evitando in tutti i modi il dissesto. Oggi c’è un’inversione di rotta che ci viene imposta. L’unico problema che ci lascia perplessi, è quello sociale, diversi sono i cittadini in seria difficoltà economica che chiedono un contributo per poter sopravvivere; in questo, ci stiamo comunque attivando. Questa parte della Città deve essere attenzionata>>.
Preoccupazione quest’ultima condivisa e dalla consigliera di maggioranza Mollica (delegata alle politiche sociali) e dalla consigliera Gozzi che senza troppi giri di parole, ha anticipato a nome del gruppo consiliare di minoranza, di intervenire per dichiarazione di voto <<Il nostro parere sull’approvazione del nuovo Piano è negativo se non altro, per le preoccupazioni già segnalate in precedenza nelle dichiarazioni di voto allegate alle delibere consiliari del 27 gennaio 2014 e del 16 febbraio 2015. L’articolo 1 comma 573-bis, della Legge di Stabilità 2014, prevede per l’esercizio 2014 la possibilità di riproporre il Piano di Riequilibrio per gli Enti locali che abbiano presentato il piano nell’anno 2013 e per i quali sia intervenuta una deliberazione di diniego della Corte dei Conti; disposizione che si applica anche per l’esercizio 2015, per gli Enti che abbiano presentato il Piano nell’anno 2014. Nel caso del Comune di Locri, questa disposizione non può trovare applicazione, perchè il nostro Ente ha presentato il Piano nel corso dell’anno 2013, e che solo nel 2014, quindi, poteva ripresentarlo; non può farlo nel 2015, perchè il Piano bocciato risaliva a due anni prima. Per il nostro gruppo, il Piano non è da considerarsi bocciato ma, nei fatti, è inesistente e fuori termine>>.
Ma non solo, per il gruppo “Impegno e Trasparenza-Pd”, si sono aggravati di gran lunga i parametri che hanno determinato il parere negativo del Ministero prima e poi della Corte dei Conti, ovvero “la consistenza dei debiti fuori bilancio, la mancanza di ratifica degli accordi transattivi e di rateizzazione con i creditori, la mancata indicazione degli stanziamenti atti fronteggiare i debiti potenziali” <<Crediamo-ha proseguito la Gozzi-che oltre alle passività potenziali considerate, ve ne siano delle altre>>. Secondo l’opposizione, l’Amministrazione non ha tenuto conto delle diverse cause pendenti nelle quali l’Ente rischia, in caso di soccombenza, “di sostenere oneri più gravosi di quelli riportati nel Piano”, quali quelle intraprese da Siderno Ambiente nel 2014, del valore di 520.000 euro; Siderno Ambiente nel 2013, del valore di 8.000.000 euro; Ditta Gallo, del valore di 1.000.000 euro; Geo Ambiente, del valore di 400.000 euro; Cavaleri, del valore di 500.000 euro; Sorical, del valore di 1.519.000 euro; Svi.Pro.Re., del valore di 84.281,29 euro (negli ultimi due casi, emesse già sentenze di condanna). Sul versante dell’internalizzazione del servizio di raccolta rifiuti, la consigliera ha esternato come nel costo non vengano ricomprese le spese per la manutenzione degli auto compattatori, i costi degli autisti assunti tramite agenzia di lavoro interinale e il noleggio dei mezzi sostitutivi noleggiati per la riparazione di quelli comunali, che nell’anno ammontano complessivamente, a diverse migliaia di euro. Al contempo, con l’esternalizzazione di diversi servizi esterni (pulizia degli uffici giudiziari e bonifica del territorio), ne è derivato uno spreco delle risorse interne. Anche dal punto di vista del risparmio di spesa per il personale, avendo previsto nella dotazione organica la presenza di 96 posti full time <<I 43 part time – ha commentato la Gozzi-trascorso il periodo minimo previsto dalla legge, potrebbero ottenere l’incremento dell’orario di lavoro con pesanti ricadute sul monte salari complessivo>>.
<<Il Piano-ha replicato il segretario generale Scuglia– è stato redatto per evitare gli errori del passato>>. Per Mammoliti invece <<Nei procedimenti in cui il Comune di Locri è chiamato non può esserci causalità>>. Ed è sempre Mammoliti ad aprire nel corso della discussione, una nuova parentesi domandando alla maggioranza, per quale motivo il gruppo da lui rappresentato, non sia stato invitato alla cerimonia di inaugurazione dell’Ostello della Gioventù il prossimo 8 maggio, proponendo all’Amministrazione di<<Evitare paparazzi e paparagianni in prima fila, ma invitando le vittime di mafia. Ve lo chiedo da cittadino>>.
Conclusioni affidate al sindaco Calabrese che prima di tornare sulla questione Piano, ha inteso <<Chiedere scusa alle Istituzioni per i gratuiti insulti di Mammoliti. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare, inclusa la minoranza, ancora non sono partiti gli inviti. Inoltre, anche il commissario regionale alla Sanità Scura, ha risposto al nostro invito di visitare il nosocomio l’8 maggio mattina>>.
Entrando nel merito del Piano, Calabrese ha condiviso il concetto espresso anche dal suo vice Sainato, circa il diniego della minoranza alla sua approvazione <<Così facendo, l’opposizione non è nemico della maggioranza ma della Città. Ancora oggi la minoranza è fuori strada. L’Amministrazione non ha fallito perchè in due anni, ci sono stati risultati positivi. Con il nuovo Piano è stata fatta una radiografia certa della situazione finanziaria dell’Ente, per affrontare il vero problema, fasullo spesso, quale quello del contenzioso. Non possiamo consentire altro contentenzioso fasullo. Ribadisco che al di là del Piano, lavororemo per la Città, le condizioni ci sono. Possiamo affrontare il futuro con maggiore serenità anche in virtù di tale Piano che, andrà a risanare i conti dell’Ente. L’auspicio è che le pronunce del Ministero e dalla Corte dei Conti siano positive>>.
Si passa così alla votazione del nuovo Piano di riequilibrio che, raccoglie il consenso della sola maggioranza.