di Emanuela Alvaro
SIDERNO – Alla presenza dei rappresentanti regionali di SEL, Giovanni Nucera consigliere regionale, Mario Melfi segretario regionale del partito e di Maria Pia Pizzolante, presidente di Tilt, “Fattore Comune”, parla con i cittadini di reddito di cittadinanza, nell’incontro moderato da Rossella Garreffa.
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Una questione delicata della quale si è discusso nella sala delle adunanze cittadina, insieme al candidato a sindaco, Pietro Fuda e ai candidati a consiglieri della lista.
Ad emergere dai tanti interventi un quadro generale non facile, ma al quale si deve fare fronte. Si è ricordata la proposta che l’onorevole Nucera ha presentato in consiglio regionale, «una proposta per cambiare rotta, esprimendola – ha sottolineato Nucera – nel modo più di sinistra possibile. Entro il mese di settembre ho chiesto al governatore di fare un consiglio regionale sulla povertà, dobbiamo distinguerci con i fatti dal precedente governo regionale». Reddito di cittadinanza ottenibile, secondo la proposta di Nucera, con tagli minimi alle voci di bilancio e con l’aiuto della Comunità Europea.
L’argomento introdotto da Domenico Panetta è stato approfondito dalla candidata a consigliere, Teresa Ferarro e via via da diversi altri interventi. Si è posto l’accento su quello che significherebbe in termini sociali ed economici ottenere questo reddito di cittadinanza, un modo, come detto più volte da Don Ciotti, per liberarsi dalla morsa della criminalità organizzata. Povertà che, come ricordato da Maria Pia Pizzolante e dal candidato a sindaco, Pietro Fuda, è alimentata perché così si rende la gente ricattabile e non libera.
«Siamo diventati indifferenti perché siamo senza speranza. Ci hanno detto che il Mondo non può cambiare, anzi paradossalmente – ha sottolineato Maria Pia Pizzolanti – stiamo regredendo, questo perché impoverire il popolo serve ad avere più potere. Non riuscire ad andare avanti ci è stato inculcato come una colpa personale, ma il lavoro non c’è perché non si sono fatte delle scelte lungimiranti nel tempo e perché il progresso porta anche a questo».
Prendendo la parola, il segretario regionale di SEL ha confermato la sua soddisfazione per la lista che Domenico Panetta ha formato, quasi a voler sminuire tutto il vespaio creatosi subito dopo la presentazione del simbolo.
«Quando Mimmo Panetta mi ha inviato l’email dicendo che la lista si sarebbe chiamata “Fattore Comune” mi sono chiesto cosa volesse ottenere. Poi ho capito, “Fattore Comune” della propria storia, dell’andare a passeggiare sul lungomare e guardare il mare, pensare alle navi che portavano i nostri compaesani verso altri Paesi. “Fattore Comune” per creare un progetto e sperare che le “navi” rientrino, navi sulle quali oggi si imbarcano giovani che lasciano il proprio paese portandosi no una valigia di cartone, ma una laurea. “Fattore Comune” è la riunione di questa sera che pone l’attenzione sulla piaga sociale di Siderno e di tutta la zona. Tanti giovani che affidano a questi due uomini il comando della nave, da lasciare tra cinque anni a mani solide, quelle della futura classe dirigente. Uomini che sappiano affrontare le problematiche, reggere le novità della Città metropolitana».