di Michele Iannopollo*
SIDERNO – Russare è un disturbo fastidioso non solo per chi dorme accanto , ma rappresenta una vera minaccia per la salute e soprattutto per le malattie cardiovascolari. Tale disturbo del sonno molto diffuso e spesso sottovalutato, si associa alla sindrome dell’apnea notturna riconosciuto fattore di rischio cardiovascolare come confermato dai ricercatori d’Università di Pittsburg che hanno seguito per tre anni 1000 pazienti affetti da tale disturbo . I risultati di questo studio hanno confermato che una cattiva o pessima qualità del sonno, leggero, risvegli , sonno non riposante aumenta il rischio di sviluppare la cosiddetta sindrome metabolica (diabete, ipertensione, dislipidemia che come è noto rappresenta l’anticamere d’infarto , ictus, malattie atero- trombotiche.
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Durante il sonno non facciamo riposare solo il cervello, ma anche il sistema vegetativo, ovvero il complesso apparato che regola numerose funzioni come la pressione arteriosa ed il battito cardiaco. E’ semplice quindi intuire che dormire poco e male non solo ci rende stanchi ma influisce negativamente sullo stato del nostro apparato cardiocircolatorio. L’incidenza dell’apnee notturne nel mondo reale è stimata intorno al 2-4% rispettivamente nelle donne e negli uomini.
La caratteristica principale è il temporaneo arresto del respiro che può durare anche molti secondi mentre la persona è comodamente nel letto a dormire. Tale disturbo può essere la conseguenza di diversi fattori come il sovrappeso,la conformazione del palato e la deviazione del setto nasale. Dormendo la muscolatura che tiene dilatate le vie aeree subisce un leggero rilassamento e di conseguenza le pareti di queste vie si avvicinano, in presenza di grasso o altre modificazione strutturali , le pareti possono avvicinarsi ulteriormente ed occludere completamente il passaggio dell’aria causando l’apnea.
La gravità delle apnee notturne dipende dal numero di eventi che si verificano durante la notte. Una persona è considerata affetta da apnea notturna ostruttiva se supera i 5 eventi all’ora. Durante ogni singola ostruzione il corpo viene sottoposto ad un stress non indifferente . In una persona, non affetta di apnea notturna, la frequenza cardiaca e la pressione arteriosa si abbassano durante la notte, questo non avviene nei soggetti portatori di apnea notturna. In queste persone si registrano continui sbalzi pressori e una riduzione della saturazione dell’ossigeno del sangue che scende al di sotto del 60% rispetto al valore normale del 97%. Nel caso del soggetto iperteso, portatore di apnea notturna, i farmaci utilizzati per combattere l’ipertensione risultano inefficaci , per cui la migliore terapia consiste nel ridurre ed eliminare l’apnea. Dal punto di vista clinico, l’identikit del paziente affetto da tale sindrome , è un soggetto di media età, sovrappeso o francamente obeso, con una storia di russamento prima intermittente e poi continuo. Il russare intermittente riferito dal partner è fortemente suggestivo della sindrome dell’apnee notturne.Il periodo di silenzio corrisponde alla fase apnoica mentre il russare si verifica alla ripresa della ventilazione e per l’incompleta risoluzione dell’ostruzione ha spesso carattere esplosivo.
Altri segni sono cefalea al risveglio, alcune alterazioni neuropsichiche , come deficit della funzione cognitiva,la presenza di nicturia( la necessità di urinare più volte durante la notte), che viene erroneamente interpretato come disturbo prostatico nel maschio.
L’esame principale per diagnosticare la sindrome dell’apnee notturne e’ rappresentato dalla Polisonnografia , un esame molto semplice ed utile in quanto fornisce informazioni sulla respirazione, ritmo cardiaco , modificazione della saturazione arteriosa dell’ossigeno nel sangue, fornendo elementi necessari al clinico per porre la diagnosi e proporre il possibile trattamento terapeutico.
Il primo suggerimento terapeutico che si può dare è il cosiddetto consiglio della buona notte che consiste : – evitare di dormire supini, poiché le apnee possono presentarsi più frequentemente in tale posizione
-non esagerare con il cibo alla sera perché oltre a rischiare brutti sogni di pesantezza si favorisce il russamento e l’apnea
– evitare l’ingestione di alcol ed uso di sonniferi.
Dieta ed esercizio fisico sono i punti cardini della terapia .Perdere peso può anche risolvere il problema se come accade nel 80% dei pazienti la causa dell’apnee sono proprio i chili di troppo che schiacciano la vie aeree superiori
I presidi chirurgici possono riguardare la chirurga del cavo orale come il rimodellamento di una bocca troppo piccola o una malformazione della mandibola che ostacolano il corretto passaggio dell’aria nelle vie superiori. In questi casi si possono rimodellare le arcate palatine , eliminare le tonsille o l’ugola.
Una alternativa all’intervento chirurgico è rappresentata dall’utilizzo della CPAP che consiste nell’indossare durante il sonno una mascherina collegata ad un piccolo compressore che invia aria a pressione positiva in modo da forzare la respirazione ed impedire il collasso delle vie aeree. Risolve bene il disturbo anche nei casi più difficili, ma dovendo essere utilizzata ogni notte può risultare sgradevole al paziente. Il livello della CPAP deve essere valutato nel singolo paziente attraverso la polisonnografia. La CPAP riduce il riflesso vegetativo adrenergico normalizzando la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca ed il lavoro del cuore.
*: cardiologo e medico dello sport