di Roberto Galati*
BOVALINO – Non si ferma la lunga serie di atti vandalici, furti e violenze, ai danni del materiale rotabile calabrese di Trenitalia, del personale viaggiante, e non di meno della stessa infrastruttura ferroviaria. Dopo quanto abbiamo segnalato alcuni giorni fa, relativamente alle 72 ore di “passione”per il trasporto su rotaia nella nostra regione, nella giornata di ieri un nuovo gravissimo atto che va ben oltre il vandalismo, è stato compiuto ai danni del treno Regionale 8526 Reggio Calabria Centrale – Catanzaro Lido.
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Tra le stazioni di Bianco e Bovalino, in piena linea, il convoglio è stato preso di mira da ignoti che, appostati lungo la linea, hanno bersagliato le automotrici con sassi di varie dimensioni. Alcuni degli oggetti lanciati hanno anche colpito un finestrino che è andato in frantumi, ferendo leggermente un viaggiatore, ed hanno incrinato un vetro delle porte di salita/discesa. Gli altri sassi hanno solo colpito la cassa, senza provocare danni. Per fortuna, il viaggiatore colpito dalle schegge del finestrino, ha subito ferite lievissime, in quanto il sasso è rimbalzato all’esterno e non è finito all’interno della vettura, dove avrebbe rischiato di provocare il ferimento (in modo anche grave) di altri passeggeri a bordo. Ma poteva andare peggio: non vogliamo immaginare cosa sarebbe accaduto se questi imbecilli armati di sassi, avessero bersagliato il treno che il 29 aprile ha accompagnato a Reggio Calabria gli oltre 60 bambini delle scuole elementari di Catanzaro Lido e Borgia, che hanno aderito al Progetto Scuola-Ferrovia del Dopolavoro Ferroviario di Catanzaro Lido.
Ancora una volta, quindi, solo il fato ha evitato il peggio.
L’Associazione Ferrovie in Calabria, oltre a condannare come sempre l’accaduto, vuole però porre un accento in più sugli avvenimenti degli ultimi giorni, troppo ravvicinati e localizzati, che fanno sorgere qualche dubbio sull’effettiva “coincidenza” di tali atti, che tra l’altro vanno integrati con quanto avvenuto presso la stazione di Soverato poche settimane fa, dove sono stati addirittura strappati i quadri orario di stazione, oltre ad essere stata bruciata l’obliteratrice e danneggiata l’emettitrice automatica di biglietti. Insomma, niente biglietti, niente possibilità di obliterare, nessuna possibilità di visionare gli orari in stazione, continuo lancio di pietre ai convogli, danneggiamento degli interni, clima di paura per il personale ferroviario, che spesso si trova praticamente costretto a non poter nè emettere e nè controllare i biglietti a bordo dei treni: quasi una strategia che mira a scoraggiare l’utilizzo e la funzionalità del treno all’interno della nostra regione, ed in particolar modo sulla fascia Jonica, la stessa che dallo scorso dicembre è interessata da un’opera di rimodulazione degli orari dei treni, in modo da rendere gli stessi più utili anche a quell’utenza che per anni è stata costretta a servirsi di altri vettori.
Dobbiamo quindi pensare che la buona volontà di Trenitalia, ma soprattutto di Associazioni e Comitati che da mesi si battono per migliorare le condizioni del servizio su rotaia lungo la linea Jonica (e non solo), possano addirittura stare scomode a qualcuno?
Vogliamo sperare che non sia così: nel frattempo, invitiamo i lettori e l’utenza a segnalare eventuali situazioni poco chiare o potenzialmente pericolose in ambito ferroviario, ai posti Polfer raggiungibili ai seguenti numeri:
Catanzaro Lido: 0961-737584
Lamezia Terme Centrale: 0968-419292
Crotone: 0962-906044
Locri: 0964-21317
Reggio Calabria Centrale, Gioia Tauro e Villa San Giovanni: 0965-751525
Cosenza: 0984-483556
Sibari: 0981-74038
Paola: 0982-621268
*: presidente dell’associazione “Ferrovie in Calabria”