E’ terminato con trentotto punti a favore della tutela degli animali e due contrari, il voto di ieri, giorno cinque, dell’Aula del Senato su mozioni e ordini del giorno per la “promozione della cultura contro i maltrattamenti degli animali”. Battuto, e di tanto, il fronte pro vivisezione schierato ancora stamane in conferenze stampa e dalle colonne dei giornali che chiedeva il respingimento, in particolare, degli impegni al Governo per la promozione di metodi di ricerca alternativi e sostitutivi della sperimentazione sugli animali.
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Un ottimo segnale di volontà politica a far avanzare davvero la ricerca italiana con test già ampiamenti praticati all’estero. Ora il Ministero della Salute dovrà prendere anche un’iniziativa a livello europeo per far estendere il divieto di test animali a fini cosmetici anche per ingredienti e prodotti della pulizia. La LAV, come di consueto, vigilerà affinchè questi impegni si traducano in fatti concreti.
Altri punti importanti approvati: la task-force ministeriale contro randagismo e canili-lager dovrà essere “potenziata e rafforzata” così come il Nirda, Nucleo specializzato del Corpo Forestale dello Stato “mantenendone struttura e competenze anche in caso di fusione con altro Corpo di Polizia, incentivando la lotta alla criminalità nella gestione del randagismo”. Sì al sostegno per l’introduzione a livello comunitario del divieto di soppressione di cani randagi e gatti vaganti, legge in Italia da oltre vent’anni ma ancora inesistente in Spagna o Romania; Sì a “vietare importanzione e commercializzazione delle specie invasive aliene”; Si “a promuovere il censimento e la messa in rete dei centri di ricovero e recupero degli animali maltrattai, sequestrati, confiscati, nonché azioni per la definizione di standard che ne permettano il finanznaimento quando operino su casi dispositi dall’autorità giudiziaria”; Sì alla promozione a Legge del Decreto Ministeriale per la difesa dei delfini del 2001”.
Un voto complessivamente incoraggiante quello di oggi, uno stimolo concreto a Governo come agli stessi ruoli-chiave del Parlamento, permesso grazie in particolare alle senatrici Amati, Cirinnà, Granaiola, Mattesini, Valentini, Puppato (Pd), De Petris (Sel), Taverna, Fucksia e Fattori (M5S) con il sostegno in particolare di Bonfrisco (Forza Italia) e Repetti (Gruppo Misto).
Inconcludenti e inattuabili gli unici due punti contrari, a firma Giovanardi (Ncd) e Cattaneo, per spiegare, non specificando a chi, che “il miglioramento del benessere animale è una conseguenza della libertà di ricerca, di allevamento, di spettacolo”
(Fonte www.lav.it)