di Gianluca Albanese
SIDERNO – Ignoranza, vandalismo e anche un oltraggio alla memoria di un giovane volontario cauloniese martire della pace, ucciso in medioriente da una mano assassina che ne spezzò una breve esistenza dedita agli ideali di giustizia e pace.
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Della targa commemorativa posta all’ingresso del parco giochi che da circa un lustro porta il nome di Angelo Frammartino, sono rimasti solo quattro chiodi, che fino a pochissimi giorni fa la tenevano fissa. Il resto è sparito non si sa né come né quando. Si sa solo che fa molto male apprenderlo.
La segnalazione è giunta dall’ex capogruppo del Pd in consiglio comunale Paolo Fragomeni, che mentre ricopriva tale incarico, fece una proposta che poi fu fatta propria dall’amministrazione dell’epoca (la seconda giunta Figliomeni) dopo che venne discussa nel civico consesso.
«Oggi la stele sulla quale era affissa- ha detto Paolo Fragomeni – è vuota e spoglia, a rappresentare con crudezza il livello di inciviltà cui gli uomini sono capaci di arrivare. Di fronte a ciò – ha proseguito – non si può fare finta di niente e reagire contro chi, con i propri atti sconsiderati, vuole trascinare la nostra esistenza nel grigio dell’ignoranza e della barbarie».