DA DOMENICO ZANGARA ED ALESSANDRO DE ROSSI, SOCI FONDATORI E COMPONENTI DEL DIRETTIVO DELL’ASSOCIAZIONE CULTURALE “ORME DI CULTURA” RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
ARDORE – Apprendiamo con stupore che il prossimo 16 maggio si terrà un convegno promosso da tre associazioni culturali operanti nel territorio ardorese: il centro studi, ricerche e formazione “Francesco Misiano”, il circolo Sant’Uberto e l’associazione culturale “Orme di Cultura”, di cui gli scriventi sono sia soci fondatori, sia nell’attuale direttivo.
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Lo stupore deriva da una serie di considerazioni: innanzitutto tale partecipazione di “Orme di Cultura” non è stata preventivamente né discussa né approvata dall’organo direttorio del consesso, anzi anche la presidente stessa è stata invitata dai promotori solo il giorno prima dell’affissione delle locandine; riteniamo che un evento culturale si debba organizzare con tempi più elastici, visto che la cultura non ha fretta; inoltre, ed è ciò che ci ha mosso ad esternare pubblicamente la nostra posizione, appare quantomeno anomalo e fuorviante che un evento puramente culturale, fatto da associazioni che professano l’apoliticità come pilastro fondante dei propri statuti, venga promosso a pochi giorni dalle elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Ardore e guarda caso diventi vetrina per uno dei due candidati alla carica di sindaco, che è anche il rappresentante del “Centro Studi Misiano” e per alcuni suoi candidati alla carica di consigliere.
Premesso che pare che anche nel circolo Sant’Uberto siano state mosse osservazioni simili che hanno portato addirittura alle dimissioni del presidente facente funzioni, ci rammarichiamo di come purtroppo ogni qualvolta la politica si intrometta nel mondo della cultura, anziché aiutare la stessa, la danneggi.
Riteniamo che ogni aspirante politico che vuole misurarsi in una competizione elettorale debba farlo senza per forza tendere a confondere e fuorviare l’elettore, ma altresì debba farlo mettendo la propria faccia e le proprie idee, senza prendere in prestito quelle degli altri.
Per tali ragioni il nostro comunicato vuole chiarire la posizione nostra e di un folto gruppo di soci dell’associazione “orme di cultura”, a cui ribadiamo grande fiducia e merito di aver dato speranza a chi ad Ardore, paese ricco di movimenti, negli ultimi anni aveva riscontrato un rallentamento delle attività sociali e culturali, ma che in questo caso specifico del convegno suddetto, si dissociano non per i contenuti, ma per il modo ed i tempi in cui esso è stato organizzato, consigliando ai promotori, se davvero vogliono la riuscita dell’evento senza secondi fini e senza che esso influenzi le ormai prossime elezioni, di rinviarlo a dopo il 31 maggio.