di Redazione
LOCRI – In vista della seduta consiliare convocata per lunedì mattina, il gruppo di opposizione “Impegno e Trasparenza-PD” ha inviato una lunga lettera all’organo di revisione, al Prefetto, alla Corte dei Conti, al Ministero dell’Interno, al sindaco di Locri e al presidente del consiglio comunale, contenente numerosi rilievi sul conto consuntivo 2014.
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Questo è il testo integrale della lettera inviata.
«Il Gruppo consiliare Impegno e Trasparenza – P.D. PREMESSO
–che il Comune di Locri è stato oggetto di verifica amministrativo-contabile effettuata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato, Ispettorato generale di finanza, la cui relazione del 2 luglio 2012 è stata trasmessa con nota del 12 settembre 2012;
–che la suddetta relazione ha rilevato comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria ed ha intimato al Consiglio comunale ed al revisore dei conti, ciascuno per le proprie competenze, di adottare le misure correttive necessarie, indicate nella stessa relazione;
–che la Corte dei conti con deliberazione n. 310/2012, dopo avere richiamato i risultati ispettivi contenuti nella relazione, ha accertato “in via di fatto, la sussistenza delle condizioni previste dall’art. 244 del TUEL per la dichiarazione dello stato di dissesto finanziario”;
ATTESO
–che l’art. 239 del TUEL assegna specifici compiti e funzioni al revisore dei conti tra i quali, per quanto qui interessa, si segnalano quelli contenuti al:
•comma 1 lettera a): attività di collaborazione con l’organo consiliare secondo le disposizioni dello statuto e del regolamento;
•comma 1 lettera b) n.3: modalità di gestione dei servizi e proposte di costituzione o di partecipazione ad organismi esterni;
•comma 1 lettera b) n.4: proposte di ricorso all’indebitamento;
•comma 1 lettera b) n.6: proposte di riconoscimento di debiti fuori bilancio e transazioni;
•comma 1 lettera c): vigilanza sulla regolarità contabile, finanziaria ed economica della gestione relativamente all’acquisizione delle entrate, all’effettuazione delle spese, all’attività contrattuale, all’amministrazione dei beni, alla completezza della documentazione, agli adempimenti fiscali ed alla tenuta della contabilità; l’organo di revisione svolge tali funzioni anche con tecniche motivate di campionamento;
•comma 1 lettera e): referto all’organo consiliare su gravi irregolarità di gestione, con contestuale denuncia ai competenti organi giurisdizionali ove si configurino ipotesi di responsabilità;
•comma 1-bis: Nei pareri di cui alla lettera b) del comma 1 è espresso un motivato giudizio di congruità, di coerenza e di attendibilità contabile delle previsioni di bilancio e dei programmi e progetti, anche tenuto conto dell’attestazione del responsabile del servizio finanziario ai sensi dell’articolo 153, delle variazioni rispetto all’anno precedente, dell’applicazione dei parametri di deficitarietà strutturale e di ogni altro elemento utile. Nei pareri sono suggerite all’organo consiliare le misure atte ad assicurare l’attendibilità delle impostazioni. I pareri sono obbligatori. L’organo consiliare e’ tenuto ad adottare i provvedimenti conseguenti o a motivare adeguatamente la mancata adozione delle misure proposte dall’organo di revisione.
–preso atto che con relazione al conto consuntivo per l’esercizio 2013 il revisore dei conti ha rilevato:
•la mancanza di bilancio degli esercizi degli organismi partecipati;
•la mancanza della nota informativa contenente la verifica dei debiti e crediti reciproci con società partecipate;
•la mancata attestazione dei responsabili dei servizi della insussistenza dei debiti fuori bilancio;
–ha, inoltre, rilevato (tra le altre) le seguenti irregolarità:
•mancata coincidenza del conto del tesoriere con le risultanze delle scritture contabili per € 868.889,34 relative ad uscite per pagamenti per azioni esecutive non regolarizzate al 31.12.2013;
•mancata esibizione della ricevuta di invio dei debiti fuori bilancio alla Corte dei conti, sezione regionale di controllo per la Calabria;
•mancato rispetto nell’attribuzione degli incarichi di consulenza di quanto stabilito dalla normativa vigente in materia, ivi compreso il limite previsto dalla legge 78/2010;
•mancato rispetto della tempestività dei pagamenti.
–Ha, infine, concluso esprimendo parere favorevole subordinandolo all’approvazione, entro il termine di approvazione del bilancio di previsione 2014, di uno specifico programma di interventi atti a sanare le criticità rilevate;
Tanto premesso, con riferimento al parere favorevole emesso dall’Organo di revisione in data 9/5/2015 con riferimento al rendiconto di gestione 2014, i sottoscritti Consiglieri comunali, appartenenti al Gruppo consiliare Impegno e Trasparenza- PD
OSSERVANO
1)Il bilancio di previsione per l’esercizio 2014 è stato approvato con parere favorevole del revisore dei Conti senza che l’Amministrazione abbia provveduto ad adottare il programma di interventi espressamente richiesto dallo stesso Organo di revisione in sede di rendiconto 2013.
2)Il risultato di gestione per l’esercizio 2014 presenta un avanzo di gestione di € 2.417.442,49.
Tale risultato appare poco conciliabile con la reale situazione finanziaria dell’Ente per come accertata dalla relazione ispettiva ministeriale sopra richiamata e dalla Corte dei Conti nonché per la reale massa debitoria dell’Ente e per l’assenza di notizie in merito alla sussistenza o meno di debiti derivanti da società o organismi partecipati.
3)In relazione agli organismi partecipati il Revisore dei Conti – pur avendo sempre rilevato di non aver mai ricevuto dall’Ente alcuna informazione in merito a dette società partecipate ed ai loro bilanci ed eventuali debiti – non ha proceduto all’accesso diretto a tali atti come previsto dagli art. 239, commi 2 e 3 TUEL. La mancata assunzione delle necessarie informazioni sui debiti delle società partecipate cambia i dati contabili risultanti dal consuntivo che non tengono conto, infatti, degli eventuali debiti di dette società nè delle spese per il personale affrontate da esse.
4)L’Ente, durante l’esercizio finanziario 2014 ha aumentato il proprio indebitamento senza che il Revisore dei Conti si sia mai pronunciato in merito nonostante la previsione dell’art. 239, comma 1, lettera b) n. 4 TUEL (si consideri, a mero titolo esemplificativo, la rateizzazione disposta dalla Giunta Municipale con deliberazione n. 57/2014, accolta da Equitalia S.p.a. e concretizzata con la determinazione del responsabile dell’area finanziaria n. 40/2014 * n.450/2014 di Reg. Gen., che ha prodotto interessi e quindi nuovi debiti per oltre € 100.000,00). Nel parere al rendiconto non emerge alcun rilievo in merito.
5)Il Revisore dei Conti dà atto nella propria relazione che sussiste una ingente massa di debiti fuori bilancio. Dai dati contabili del bilancio 2014 emergono anche numerosi pagamenti per transazioni effettuate dall’Ente senza il previsto parere obbligatorio del Revisore dei Conti.
Nella relazione al conto consuntivo 2013 il Revisore dei Conti dava atto della mancanza delle attestazioni e ricevute di invio delle deliberazioni di riconoscimento debiti fuori bilancio alla Corte dei Conti.
Nella relazione al consuntivo 2014 il Revisore non rileva la reiterata mancata esibizione delle predette ricevute; non rileva la sussistenza di transazioni senza il previsto parere; non rileva che l’Ente non ha ancora riconosciuto gli ingenti debiti fuori bilancio con le relative modalità di pagamento né ha in alcun modo censurato il comportamento dell’Ente che si è limitato a riconoscere solo parte di tali debiti non rispettando nemmeno l’ordine cronologico di assunzione degli stessi.
6)Il Revisore dei Conti, pur riportando la sussistenza di spese per convenzioni dell’Ente finalizzate all’utilizzo di personale, in costanza di piano di riequilibrio pluriennale, censurando tale spesa, non trasmette, come dovuto, apposita informativa alla Corte dei Conti, nonostante su tale specifico punto il Ministero degli Interni, in sede di esame del piano di riequilibrio pluriennale, abbia trasmesso gli atti alla Procura regionale della stessa Corte dei Conti.
Analogamente manca qualsiasi opportuna censura e relativa informativa per la spesa per consulenze pari a € 10.000,00 che l’Ente ha effettuato in violazione di legge.
Inoltre, pur rilevando la sussistenza di spesa di personale per € 36.000,00 circa per lavoro interinale, in costanza di piano di riequilibrio pluriennale, non rileva l’illegittimità del ricorso a tale forma di spesa né considera tale spesa tra quelle direttamente incidenti sui parametri di spesa del personale.
Pur riportando, poi, nella relativa tabella, l’ammontare della spesa del personale, il Revisore non muove alcun rilievo alla circostanza che l’incidenza di tale spesa per il 2014 è superiore all’anno precedente.
7)Il Revisore dei Conti pur richiamando la normativa vigente in materia di tempi di pagamento non rileva che al rendiconto non è allegata l’attestazione di cui all’art. 41 del D.L. 24.04.2014 n. 66 convertito in legge 23.06.2014 n. 89, né segnala al Consiglio comunale, come dovuto, le conseguenze previste dagli artt. 41 e 47 della legge citata.
Si rammenta che il mancato rispetto dei tempi di pagamento, che per l’esercizio 2014 sono di 90 giorni, impedisce all’Ente di assumere personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, ivi compresi i rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e di somministrazione, anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto. E fa anche divieto di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi della legge citata.
8)L’Ente, con il Conto consuntivo, ha approvato un prospetto inerente il patto di stabilità, nello specifico la Certificazione dei parametri obiettivi per i comuni ai fini dell’accertamento della condizione di ente strutturalmente deficitario. Uno dei parametri superati dall’Ente riguarda l’insussistenza di procedure esecutive il cui importo superi lo 0,5% delle spese correnti. Dalla stessa relazione del Revisore si legge che queste ultime ammontano per il 2014 ad € 10.226.714,60; conseguentemente, può dedursi che lo 0,5% di tale somma ammonti a circa € 51.000,00. Il Revisore dei Conti, nella propria relazione, dà atto della sussistenza di pignoramenti senza pronunciarsi, tuttavia, in merito alla veridicità o meno dell’attestazione del rispetto di tale parametro, nonostante egli stesso rilevi l’esistenza di pignoramenti sui soli conti correnti postali per € 210.609,07 senza considerare le centinaia di migliaia di euro bloccati presso il tesoriere.
9)L’Organo di revisione pur accertando la sussistenza di ben 12 conti correnti postali, dei quali fornisce saldo e pignoramenti in essere, omette di riferire se nei predetti conti permangono accantonate somme che invece dovrebbero essere tempestivamente trasferite nel conto di tesoreria unica, posto che il mantenimento nei predetti conti correnti di somme che invece dovrebbero essere trasferite nel conto di tesoreria unica comporta danno erariale.
10)Stante la mole di residui attivi e passivi riscontrata, l’Ente ha l’obbligo di procedere al riaccertamento straordinario dei residui ai sensi dell’art. 3, comma 7, D.L. 118/11 contestualmente al conto consuntivo. Il Revisore omette di effettuare rilievi in merito, limitandosi ad attestare una scarsa attitudine dell’Ente alla riscossione dei tributi relativi ad anni precedenti.
Alla luce delle osservazioni sopra riportate, i sottoscritti consiglieri comunali
CHIEDONO
che l’Organo di revisione, preso atto di quanto sopra, voglia esprimersi sui rilievi esposti e, qualora ravvisi la sussistenza delle criticità evidenziate, indichi al Consiglio comunale gli opportuni e necessari rimedi che possano consentire al detto Organo consiliare di adottare i provvedimenti conseguenti, come previsto dall’art. 239 TUEL.
Attesa la convocazione del consiglio comunale per giorno 18.05.2015 si invita ad un immediato riscontro.
Locri, 14/5/2015
(Antonio Cavo)
(Pino Mammoliti)
(Nadia Cautela)
(Maria Davolos)
(Maria Antonella Gozzi)».